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Scuole riaperte, presidi chiedono a Velardi dati del contagio ma lui ribatte: “Non spetta a me”

 

MARCIANISE. In attesa dell’ordinanza di Vincenzo De Luca che, usando un tormentone caro allo chef Borghese “potrebbe confermare o ribaltare la situazione”, a Marcianise si sta discutendo non senza veleni della scelta di Antonello Velardi di far riprendere le lezioni in presenza dal 9 dicembre.

Nelle ultime ore i dirigenti scolastici di Marcianise Aldo Improta, Michelina Ambrosio, Francesca Romana Boccini, e Lorenzo De Simone hanno scritto al sindaco di Marcianise chiedendo di mostrare i dati relativi all’andamento dei contagi.

 

La lettera dei dirigenti

 “Pregiatissimo Sig. Sindaco, i sottoscritti Dirigenti Scolastici degli Istituti Comprensivi di Marcianise, riunitisi in data 05/12/2020 alle ore 19:00 presso la sede del Plesso Pascoli dell’I.C. DD2-Bosco di Marcianise, alla luce delle risultanze delle riunioni in modalità da remoto con l’Ente locale, VISTA l’Ordinanza regionale n.93 del 28 novembre 2020, con la quale è disposto che “E’ demandato alle ASL territorialmente competenti il monitoraggio dell’andamento dei contagi e la comunicazione ai Sindaci dei dati di rispettivo interesse. E’ consentito ai Sindaci, sulla base di situazioni di peculiare criticità accertate con riferimento ai territori di competenza, l’adozione di provvedimenti di sospensione delle attività in presenza o di altre misure restrittive. Resta demandata ai dirigenti scolastici la verifica delle ulteriori condizioni, anche relative al personale in servizio, per l’esercizio in sicurezza dell’attività didattica in presenza”;

 

PREMESSO che gli scriventi dirigenti, come sempre ribadito, hanno garantito, in ottemperanza alle ordinanze della Regione Campania e dei Dpcm, in tutto il periodo di sospensione della didattica in presenza, sia l’apertura degli uffici amministrativi che le attività didattiche in presenza destinate a piccoli gruppi, specie agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico e/o diversamente abili: CHIEDONO la trasmissione del monitoraggio dell’andamento dei contagi, al fine di poter rassicurare le famiglie degli alunni fortemente preoccupate sull’avvio in sicurezza della didattica in presenza, e l’accertamento da parte del Sindaco di particolari criticità eventualmente rilevate alla luce del suddetto monitoraggio.”

 

L’appello di Tartaglione

Pure l’ex sindaco e attuale consigliere comunale Antonio Tartaglione ha inviato una lettera al suo successore, Antonello Velardi per chiedere di rivedere la sua posizione: “Sono ben consapevole di quanto, nella costruzione di un cittadino democratico, siano indispensabili la vita di comunità e la relazione docente – alunno, garantita dalla scuola in presenza. Credo, tuttavia, in linea con i documenti firmati dai genitori di varie scuole medie del territorio, che riaprire il 9, a due settimane dalla chiusura per festività natalizie, sia un atto più di forma che di sostanza.”

 

“Un atto più di forma che si determinerebbe quale fattore di rischio, a pochi giorni da Natale.  Per questo, nel delicato momento che stiamo vivendo, Le chiedo, in qualità di Sindaco, di fare ciò che davvero conta: non scriva post per scaricare responsabilità, ma abbia il coraggio di prendere una decisione adeguata al nostro contesto e di assumersi la responsabilità di firmare un’ordinanza che proroghi l’apertura delle scuole al prossimo 7 gennaio. Da sindaco, con il No al gassificatore, mi sono trovato anche io ad andare contro a tutta la linea istituzionale, e conosco perciò quale possa essere la difficoltà. Da quella esperienza però, mi creda, ho imparato che, seguendo la propria gente, non si sbaglia mai.”
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Il sindaco non cede

Lo stesso Antonello Velardi pochi minuti fa ha replicato alla lettera: “Torno sulla vicenda della scuola, sull’apertura e sulla chiusura. Su questo grande impazzimento dove tutti parlano senza conoscere quali sono le reali competenze di ognuno. E per me una grande pena.
Finalmente qualcosa si comincia a muovere. C’è una nota firmata dai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi di Marcianise – quelli che gestiscono le classi dalle materne alle medie – i quali chiedono in buona sostanza di conoscere qual è il quadro epidemiologico della città. La nota circola da ieri sera sui gruppi whatsapp di genitori e docenti, in quell’impazzimento di cui dicevo. La pubblico qui sotto, non violando la privacy, essendo diventata di dominio pubblico; con la catena di Sant’Antonio è arrivata anche a me e agli assessori della mia giunta.
Lo dico subito, senza timori: mi schiero anch’io al fianco dei dirigenti. Mi fa piacere che si stiano adesso applicando per questa vicenda e lo abbiano fatto ad horas subito dopo la riunione tenuta con me in cui avevano espresso la loro opinione sul riavvio della didattica in presenza. Proprio perché ci hanno riflettuto sopra, hanno accolto l’invito ad una maggiore ponderazione prima di esprimere un parere, pur avendolo già espresso. E proprio per questo sono al loro fianco, sono d’accordo con loro nel fare gli approfondimenti.
Approfondimenti che ovviamente non può fare il sindaco che ha gli stessi dati che hanno tutti, ma che fa l’autorità sanitaria. Quindi la lettera va indirizzata all’autorità sanitaria e fin d’ora chiedo ai dirigenti di cambiare il destinatario e di aggiungere alle loro firme anche la mia. Per accorciare i tempi e superare gli ostacoli della chiusura delle scuole per il ponte dell’Immacolata, sono pronto ad usare la firma digitale.
Il mio non vuole essere assolutamente un appunto, ci mancherebbe. Ma chi svolge una funzione pubblica deve avere chiaro il meccanismo delle competenze: chi fa che cosa. E ognuno lo fa in base alle norme, non secondo i propri desideri. Altrimenti facciamo la fine dei topi: ognuno scappa nelle fogne appena vede un gatto o sente i colpi di una mazza. Cioè ognuno si rifugia lì dove sta più tranquillo.
Spero che sarò contattato anche oggi, domenica, dai dirigenti scolastici per firmare il documento che hanno preparato, per cambiare l’intestazione e il destinatario, e per farlo partire. I nostri ragazzi meritano tutta la nostra attenzione, così anche i professori. Come ha detto uno dei dirigenti nell’ultima riunione, “noi siamo pronti”: la sua scuola – ha sottolineato – si è organizzata bene e “nulla ha da invidiare a quelle del Nord Europa” per la ripartenza in presenza. Mi fa molto piacere, ci fa molto piacere. E’ quello che tutti vogliono: organizzazione, sicurezza, modernità.
Aspetto il contatto dei dirigenti, vi terrò aggiornati ovviamente. Buona domenica a tutti.”