NAZIONALE. Il governo tiene il punto sulla linea di rigore nell’incontro con le regioni. Gli allentamenti delle misure anti-Covid potranno esserci a gennaio, probabilmente dopo il 10, non prima. Dunque resta il coprifuoco alle 22 anche a Natale e Capodanno e resta la stretta sugli spostamenti. Bar e ristoranti chiusi alle 18, impianti sportivi, piscine e palestre chiuse. A spiegare la posizione dell’esecutivo i ministri Speranza e Boccia.
Ricadute pesanti dopo Dcpm
“La conferma del coprifuoco alle ore 22 anche a Natale e Capodanno e la chiusura dei ristoranti la sera avrà effetti devastanti sui consumi alimentari delle famiglie, sul comparto enogastronomico italiano e sul settore della ristorazione”. Lo afferma il Codacons, commentando il Dpcm sul Natale oggetto oggi di incontro in videoconferenza tra il ministro Francesco Boccia e le Regioni.
“Il coprifuoco alle 22 di fatto impedirà i cenoni allargati in famiglia e i ricongiungimenti durante le feste, con effetti diretti sulla spesa degli italiani per cibo e bevande – afferma in una nota – Dal cenone della Vigilia alle feste di Capodanno, le famiglie spendono circa 5 miliardi di euro per i consumi alimentari: il rischio concreto è che le misure annunciate dal Governo affossino gli acquisti nel comparto agroalimentare, con una riduzione che potrebbe raggiungere il -10% rispetto allo scorso anno e una perdita di consumi per complessivi 500 milioni di euro”.
Un danno enorme per le imprese del settore, proseguono i consumatori, che andrebbe ad aggiungersi alle immense ripercussioni per la ristorazione, che a Natale e Capodanno vedrebbe del tutto azzerati gli incassi, conclude il Codacons.