Santa Maria a Vico. Cesare ‘Australian’ Piscitelli, esponente dei 5 stelle in consiglio comunale risponde al consigliere Clelia Signoriello:
“A Rigor del Vero” Non avrei voluto rispondere alla Sig.ra Signoriello, ma mi è dovuto per causa di forza maggiore, e non intendo risponderle menzionando le sue stesse parole “Per onore… di verità…ecc…,” poiché dovrei farlo con chi ne conosce davvero il significato, visto che chi accusa ha tradito i propri elettori abbandonando la casacca con la quale le era stata data opportunità di presentarsi alle scorse elezioni.
Vorrei comunque rammentare alla Sig.ra Signoriello che il chiacchiericcio in merito alla sua persona, è stato generato dal suo comportamento non preannunciato…
Per quanto di mia pertinenza, quale Capo Gruppo del M5S, che lei definisce “insipido”, detto da lei un vero complimento, poiché ho sempre pensato e continuo a pensare che, chi promuove l’onestà, e viene eletto con i voti dei cittadini, che hanno dato preferenza ad una lista Città di Idee, e poi ondivaga in cerca di una posizione che sia, il gruppo misto composto da un minimo di due persone, per cui non fattibile, o in uno indipendente, posizione davvero non chiara…, Statuto Art. 20 – Costituzione dei Gruppi consiliari.
Il Consigliere che intende appartenere a Gruppo consiliare diverso da quello della lista o del singolo Gruppo politico di provenienza deve darne comunicazione al Consiglio, depositando dichiarazione scritta di accettazione da parte del nuovo gruppo. Il Consiglieri, che non fanno parte di gruppi espressione delle liste o di singoli gruppi politici rappresentati in Consiglio, possono formare un Gruppo misto solo se in numero superiore o pari a due. … per cui, avrebbe dovuto secondo il “mio principio d’onestà”, restituire i voti appartenenti alla lista “Città di Idee” e lasciare la poltrona al prossimo candidato Consigliere della stessa lista.
In merito alla “diavoleria” dei Capigruppo, nel chiuso di uno studiolo oppure all’aperto o in viedochat, le rendo noto che essa è stata necessaria, a seguito della non intesa durante la tenutasi Conferenza dei Capigruppo del giorno 19 Novembre c.a. Alla presenza del Presidente di Consiglio, che avendo inserito nell’ordine del giorno la discussione sulle modalità per eleggere i rappresentanti delle commissioni permanenti, previste a voto segreto o auspicabilmente con voto palese, nel caso che i capigruppo di minoranza avessero raggiunto un’intesa sulla partecipazione di dette commissioni e Consulte.
Stesso metodo adottato in sua presenza, all’aperto di Piazza Umberto I°, ove si è deciso chi gradisse partecipare alle prime due Commissioni. Ovvio prima all’insaputa di tutti e per nostra grande sorpresa, prima che annunciasse verbalmente durante la seduta consiliare, di non voler più far parte di Città di Idee con i quali, minuti prima scambiava serenamente le sue conversazioni.
Comunque restando alle scelte ed alle condivisioni delle commissioni, come richieste dal Presidente di Consiglio per facilitarne le operazioni di voto, le assicuro, come assicuro tutti i cittadini, che sono state fatte con le persone di pertinenza, solo per il bene di tutti. Si è proceduto alla rinuncia di una commissione o alla partecipazione di altra, solo nell’interesse dei cittadini basandole sulle competenze che ogni singolo poteva dare in seno alla commissione scelta. Il tutto per garantire quali membri d’opposizione, sia il contributo propositivo, ma soprattutto il controllo della trasparenza.
Ora in merito alla sua meschina accusa, probabilmente dettata dal “Nondun matura est, nolo acerbam sumere” denigrando le persone per la mancata attribuzione di quello che forse avrebbe voluto ottenere senza alcun diritto, sproloquia con,” hanno perpetrato ai danni dei cittadini un accordo capestro … Bene, ora spieghi quale sarebbe stato il suo diritto nelle commissioni, sebbene le abbiamo comunque indicata la scelta di alcune di esse, anche se in vista dell’abbandono dei suoi elettori, ove non sono note le sue idee o i suoi programmi in favore dei cittadini… Ma in questo lascio rispondere il suo ex Capogruppo e rimetto l’intera valutazione delle sue meschine accuse, alla Maestà dei cittadini che rappresentano i veri giudici di tutti noi.