Ha alle spalle una “campagna elettorale dura” e davanti “la sfida della pandemia”. Matteo Lorito, nuovo rettore dell’Università degli Studi di Napoli, è sicuro che l’ateneo “uscirà rafforzato da questa inattesa situazione di pandemia”. Lorito si è insediato da qualche giorno, raccogliendo il testimone di Arturo De Vivo. Per la prima volta, nella storia dell’ateneo (800 anni dalla fondazione) per eleggere il rettore è stato necessario un secondo turno: al primo, infatti, i due contendenti hanno raggiunto la parità.
Al secondo turno, Lorito ha battuto Luigi Califano, preside della Scuola di Medicina. Oggi l’ex direttore del Dipartimento di Agraria assicura: “Sono il rettore di tutti” “Questo è un ateneo complesso e importante – dice -. Siamo pronti a ripartire, siamo pronti a piegarci, ora, con la curva dei contagi senza, per questo, dare di meno ai nostri studenti”. Già nel marzo scorso, la Federico II è stata pronta a far partire la didattica a distanza e “i nostri studenti, nelle loro valutazioni, hanno espresso un giudizio positivo”.
“Dobbiamo immaginare un futuro, e lo dico da biotecnologico, in cui dovremmo convivere con questo virus capace di mutare per un bel po’ di tempo – sottolinea -. Ma spero di sbagliare e che per Natale sia tutto finito, nel frattempo dobbiamo essere pronti”. “Ci siamo chiesti cosa sarebbe successo alla didattica universitaria durante l’emergenza – afferma -.
La Federico II ha avuto un trend di crescita delle iscrizioni che si assesta intorno al 10%”. Tra i primi appuntamenti di Lorito c’è il nuovo Consiglio di Amministrazione prima di procedere a individuare le deleghe. “Avremo deleghe che finora alla Federico II non ci sono state – fa sapere – per esempio la riorganizzazione amministrativa, il placement, il trasferimento tecnologico. La scelta che verrà fatta parte da necessità di ateneo, prima settori e poi competenze per ogni delega”. Tra le priorità l’edilizia universitaria. “Un piano triennale”, annuncia Lorito, che interesserà in misura diversa i vari plessi dell’ateneo. Si provvederà all’ampliamento del complesso universitario di San Giovanni a Teduccio e si procederà a passo spedito per la nuova sede della Facoltà di Medicina a Scampia. Le gare per le attrezzature e le strumentazioni medicali sono state portate a termine e si sta lavorando alla convenzione per il comodato d’uso degli edifici a Scampia.