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Patenti facili, spuntano pure i figli dei boss dei Casalesi

 

Patenti facili, spuntano pure i figli dei boss dei Casalesi

 

CASAL DI PRINCIPE. Spuntano anche i nomi dei figli dei boss dei Casalesi nell’inchiesta sulle patenti facili portata avanti dai carabinieri del comando provinciale di Caserta. Tra i destinatari dei favori – secondo quanto riportato da “Il Mattino” – ci sarebbero anche gli eredi di Francesco Schiavone “Sandokan” e del cugino “Cicciariello”. Nessuno di loro risulta al momento indagato.

 

In particolare a ottenere una patente di guida veloce e indolore sarebbe stato il terzogenito del capoclan, Emanuele Libero Schiavone, all’epoca dei fatti (2009) estraneo alle vicende della cosca di suo padre. Il pentito Salvatore Ianuario ha ricostruito così il percorso che ha portato i rampolli di Sandokan a ottenere la patente di guida: “Gli stessi figli di Sandokan hanno conseguito la patente in questo modo, in modo fraudolento (venendo aiutati a sostenere gli esami, ndr). Tanto che mi hanno spiegato che quando si trattava di persone dirette dei clan, gli ingegneri rinunciavano anche ad un compenso corruttivo, perché venivano presentati come amici di Casale, appartenenti alla stessa famiglia. Io mi sono occupato del rilancio delle patenti per alcuni parenti di Sandokan e per i figli di Francesco Schiavone detto Cicciariello, che hanno conseguito la patente con le stesse modalità”.

Patenti, multe e vip

Compare anche il nome di Edoardo de Laurentiis, figlio del presidente del Napoli Calcio Aurelio de Laurentiis, nell’inchiesta della Procura di Napoli sulle cosiddette “patenti facili” che sarebbero state concesse anche ai calciatori Kalidou Koulibaly, Jose’ Maria Callejon e Fouzi Ghoulam, nessuno dei quali e’ indagato, senza neppure sostenere gli esami. Lo riportano organi di stampa.
Anche il figlio del patron azzurro, che nel SSC Napoli ricopre la carica di vice presidente, non e’ indagato ma viene intercettata dagli investigatori una sua conversazione in cui, parlando con il titolare di una scuola guida, (lui invece al centro dell’indagine del pm Cristina Curatoli e del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli) riceve da quest’ultimo indicazioni su come evitare la decurtazione di punti dalla patente a causa di una multa. Edoardo de Laurentiis sceglie invece di recuperare i punti attraverso i corsi. I fatti risalgono al dicembre 2014. I carabinieri di Caserta, nel corso degli accertamenti, avrebbero scoperto che le frequenze delle presenze sarebbero state alterate.
Lo scorso 8 settembre sono stati notificati dalla polizia giudiziaria 29 avvisi di conclusione indagine nei confronti di dipendenti ed ex dipendenti della Motorizzazione Civile, dell’ex direttore facente funzioni (che ha ottenuto anche la promessa di una intercessione per perfezionare la nomina), esaminatori e istruttori di alcune scuole guida.