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Arriva la prima stoccata del ‘listone’ al sindaco Pirozzi. IL MANIFESTO

Santa Maria a Vico. Arriva il primo squillo degli avversari del sindaco Andrea Pirozzi nella corsa alla casa comunale. Il manifesto è firmato ‘Santa Maria a Vico nel cuore’, immaginiamo che sarà il nome della lista.

Critiche al sindaco che ha fatto un’indigestione di video e di comparsate durante il periodo del lockdown.

Stoccate anche al manifesto affisso con alcuni sei per tre, relativamente ad alcuni lavori pubblici. Si mette in evidenza anche il titolo di studio del 60enne di via Santa Apollonia e veterano della politica locale.

Possiamo provare ad indovinare chi ha dato il placet per firmare questo manifesto, sicuramente il gruppo Telese, i fedelissimi di Enzo D’Anna, Fratelli d’Italia e si parla anche del gruppo che fa capo ad Alfonso Piscitelli.

Ecco il testo integrale:

 

Non c’è che fare, l’eccesso di apparizioni televisive procura consensi, spesso anche immeritati, a coloro che ne hanno fatto largo uso. È stato così anche per il nostro Sindaco, il Ragionier Pirozzi, che ha imperversato in tv ogni sera durante la fase di Covid 19.
Gli argomenti trattati del tutto marginali, l’eloquio incerto e la grammatica approssimativa. E tuttavia quelle comparsate televisive procurarono al primo cittadino una certa notorietà e con essa un disturbo dell’equilibrio e del senso della realtà, come succede a tutti quelli che credono di aver acquisito la notorietà.
Diversamente non si spiegherebbe perché egli si mostri in bella posa su di un manifesto affisso sui muri del paese, indossando addirittura la fascia, accanto alle foto digitali di opere stradali.
Lavori ordinari , semplici sistemazioni di svincoli e rotonde di cui sono piene le comunità più piccole e civili in Italia. Un gesto propagandistico di pessimo gusto, quello di Pirozzi, che tenta di impressionare gli elettori e l’intera cittadinanza con opere di piccolo cabotaggio, retaggio peraltro di una mentalità retriva da consumato politicante, che mal si addice alla comunità sammaritana, da sempre emancipata ed in grado di non abboccare a queste manifestazioni di cesarismo paesano.
Opere quelle messe in vetrina che certo non resteranno nella storia del progresso del nostro paese, se non per il cattivo gusto e la furbizia di una posa da bellimbusto del Signor Sindaco.