“Terrone del C…”: Club Smcv Azzurra chiede l’intervento della Federazione sul caso Atalanta
SANTA MARIA CAPUA VETERE. Il Club Napoli Smcv Azzurra, presieduto da Rosario Avenia, si fa portavoce come club capofila di un’iniziativa tesa a chiedere l’intervento della federazione dopo la frase razzista pronunciata da un tesserato dell’Atalanta (il team manager Maioli) nei confronti di un tifoso azzurro che aveva avvicinato Gasperini in partenza per Torino.
La nota del club
“Come gruppo dei Club Napoli nel mondo stigmatizziamo in maniera forte e vigorosa lo squallido episodio che ha visto protagonista il Sig……. nei confronti di un tifoso del Napoli che in maniera goliardica anche se un po’ irriverente, faceva una domanda a Gasperini. Da sempre sia come persone che come gruppo di Club e come singoli Club, abbiamo espresso la nostra vicinanza morale ma anche materiale a tutte le persone da qualsiasi parte d’Italia che sono state colpite da calamità naturali piuttosto che da epidemie. Ebbene gli atteggiamenti come quelli del signor……non ci fanno perdere i nostri valori, la nostra identità e le nostre idee….. Siamo uomini di cuore e di generosità… sempre…. nonostante il costante pensiero razzista che promana oggi nei nostri confronti dalla bocca di uno dei più autorevoli esponenti della squadra dell’Atalanta. Questo episodio non può e non deve passare inosservato perché proviene da un alto dirigente dell’Atalanta e non da un soggetto qualunque.
Urge a nostro avviso un immediato intervento della FIGC e della proprietà della squadra dell’Atalanta atto a prendere dei provvedimenti per tal soggetto della struttura societaria, per dimostrare che lo sport, indipendentemente dai colori, deve unire e non dividere, che il nord e il sud non sono realtà differenti ma fanno parte di un’unica nazione…. l’Italia.”
Le scuse del team manager
Il tifoso aveva chiesto a Gasperini, appena sceso dal pullman della squadra: “Allora, mister, dopo dieci anni ve la giocate questa partita o lasciate vincere ancora la Juve?”. Il tecnico aveva replicato al diretto interessato invitandolo a “pedalare” mentre il dirigente che lo seguiva ha apostrofato il giovane in una maniera che ha determinato l’intervento della Procura federale.