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Dramma balneari, lidi deserti: “E stanno arrivando già le disdette delle case per luglio e agosto”

Di 27 Giugno 2020Attualità

 

 

MONDRAGONE/CASTEL VOLTURNO. In ginocchio: moralmente ed economicamente. Qualcuno ormai sembra addirittura rassegnato a un’estate che non sarà estate in un litorale domizio piegato dall’incubo virus, dopo il focolaio emerso ai Palazzi Cirio e le immagini andate in onda in tutta Italia sulle rivolte.

 

La testimonianza

“Lo scorso fine settimana non è stato da sold out, ma si intravedeva un’inversione di tendenza su tutto il territorio. Adesso invece piovono disdette, il rischio è che la stagione sia compromessa”. E’ la constatazione amara di Salvatore Brodella, titolare di un noto lido balneare di Mondragone e delegato locale del Sib (Sindacato italiano balneari). All’Adnkronos, Brodella ha spiegato che quanto sta avvenendo a Mondragone, con l’emersione di un focolaio di Covid-19 nella comunità bulgara residente nei Palazzi Cirio e le tensioni tra residenti italiani e bulgari, “sta avendo fortissime ripercussioni su tutto il tessuto economico cittadino”.

 

Nelle spiagge di Mondragone, tra le località simbolo del Litorale Domizio, “le presenze al momento sono azzerate. Un peccato se consideriamo il miglioramento del clima rispetto alle scorse settimane. Lo scorso weekend è stato positivo, non da sold out ma si iniziava a vedere un’inversione di tendenza dopo i mesi di lockdown. Adesso invece piovono disdette, c’è chi ha disdetto l’affitto della casa per le vacanze a luglio e ad agosto, con ripercussioni su tutte le attività collaterali di ristorazione e i pubblici esercizi. Il dato è preoccupante”.

 

“Abbiamo puntato – evidenzia Brodella all’Adn Kronos – tutti all’estate per riprenderci, pur sapendo che non sarebbe stata un’estate normale come gli altri anni. Speravamo di avvicinarci il più possibile alla normalità, ma il risultato ora è ampiamente compromesso. Dobbiamo ora sperare che lo screening sulla popolazione mondragonese avviato oggi dia buoni risultati per tornare a una discreta normalità almeno dal punto di vista sanitario. Il problema sociale resta ma è più grande di noi, sono le istituzioni addette che devono affrontarlo. Noi abbiamo dato il nostro contributo di serietà dimostrandoci ligi durante la chiusura. L’augurio è che non si verifichino più gli episodi visti nelle ultime ore e che si possa così tornare in modo graduale a una sorta di normalità anche dal punto di vista delle presenze turistiche”.