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‘Cade’ l’ultima misura per il macellaio del centro cittadino. Dovrà pagare maxi multa

San Felice a Cancello. Non ha più nessun obbligo cautelare il macellaio Giuseppe Ferrara, condannato la scorsa settimana ad un anno e 8 mesi dal giudice del tribunale di Nola per quel blitz dei carabinieri del comando provinciale dell’autunno scorso.

Dichiarata l’inefficacia della misura dopo la condanna che è rientrata nella pena sospesa, essendo incensurato, Ferrara è difeso dall’avvocato Igino Nuzzo.

Il 38enne, che si è beccato anche una multa di 8400 euro, si potrà quindi spostare anche oltre il territorio di residenza.

Nello stesso procedimento l’ex amico, Davide stagnaro Migliore (pare che i 2 siano ai ferri corti) è stato condannato a 2 anni e mezzo e 8 mila euro di multa.

Dopo il ritrovamento del carico di hashish nell’auto in cui erano i due, furono sottoposti a perquisizione domiciliare.

A casa dello stagnaro furono ritrovati:  7 piante di marijuana dell’altezza di 1,60 metri, ulteriori 7,5 gr. di sostanza stupefacente tipo hashish, materiale per il confezionamento, un fucile marca Pietro Beretta, non censito ed illegalmente detenuto e modificato con il taglio delle canne per accrescerne il potere offensivo, nr. 21 cartucce cal. 12,  nr. 3 cartucce calibro 16, nonché  euro 5.035 in banconote di vario taglio.

Per il fucile si prese la colpa il padre di Migliore, ‘o giardiniere, per il quale si è proceduto a parte.

A casa di Migliore fu trovato anche un libro mastro con diversi nomi. Lui, attualmente ai domiciliari, ha sempre pensato di avere mano libera sulla zona in quanto aveva già pagato dazio perché gli avevano ucciso un fratello.