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Centri estivi, rette in aumento anche del 300%: il rientro diventa un miraggio

Centri estivi, rette in aumento anche del 300%: il rientro diventa un miraggio

Nazionale. La riapertura dei centri estivi, prevista per il prossimo 15 giugno, rischia di saltare per molte famiglie, perché si preannuncia un aumento della retta, anche del 300%.

 

 

 

I centri estivi si stanno organizzando per riaprire, ma in alcune zone le tariffe rischiano di rendere economicamente impossibile il rientro dei bambini.  I motivi per cui le rette hanno raggiunto simili cifre sono piuttosto ovvie: le strutture hanno a loro volta visto aumentare i costi per mettersi a norma. Serve più personale per seguire i bambini e soprattutto ci sono da sostenere i costi per le nuove spese per la sanificazione e i dispositivi di sicurezza.

 

Centri estivi nelle fattorie

 

Sono oltre tremila le fattorie didattiche presenti nelle campagne italiane che possono accogliere durante l’estate i bambini in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all’aria aperta. E’ quanto afferma la Coldiretti, in occasione della fine della scuola e della riapertura dei centri estivi fissata per il 15 giugno. Una realtà importante, sottolinea la Coldiretti, per integrare l’offerta di servizi educativi per l’infanzia. Le fattorie didattiche sono aziende agricole autorizzate a fare formazione sul campo per le nuove generazioni puntando sull’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi, l’alternanza delle stagioni e la possibilità di produrre in modo sostenibile. Si tratta del luogo ideale dove accogliere piccoli gruppi tenendo conto delle norme di sicurezza, distanza e igiene. Un’offerta che, attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti, ha coinvolto negli ultimi venti anni 10 milioni di bambini di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni e il 30% studenti più grandi medie e superiori.