Castel Volturno. Dopo tre anni di lavoro di rigenerazione ambientale aprono domenica al pubblico i laghi Nabi, a Castel Volturno, sul litorale casertano. Si tratta di specchi d’acqua ricavati dalla trasformazione di ex cave di sabbia abbandonate, grazie all’idea un po’ visionaria di un gruppo di giovani professionisti, che vi hanno costruito attorno strutture per ricevere turisti.
“Mentre la ‘politica’ continua a fare promesse sul rilancio del litorale, c’è un gruppo di giovani che senza finanziamenti pubblici, reinvestendo gli utili, le proprie risorse e indebitandosi cercherà di dare un segnale concreto al litorale domitio”, dice Gino
Pellegrino, sindaco di Parete (Caserta) che da privato cittadino, da architetto ed imprenditore, ha realizzato la struttura insieme a Michele Falco. “Abbiamo puntato – prosegue Pellegrino – su un turismo eco-sostenibile e lo abbiamo fatto in un territorio come Castel Volturno, forse il più difficile e complesso d’Italia”. “Ci abbiamo messo anima e cuore è una grande scommessa ma anche una vera follia. Se andrà male sarà una grande delusione per noi, ma se andrà bene sarà una grande speranza per il territorio. Non faremo un’inaugurazione anche per evitare affollamenti. Ma chiunque volesse venire a fare una passeggiata, scoprira un luogo magnifico
dove lavorano tanti giovani che stanno scommettendo su questo progetto ed hanno avviato diverse attività: una
scuola di vela, equitazione, sci nautico senza motore a scoppio, canottaggio, benessere e ristorazione”.
La struttura doveva aprire a marzo, ma a causa delle pandemia i tempi si sono allungati. Si tratta di una scommessa
di qualità in un territorio dove il turismo è quello di massa, e dove le criticità ambientali e socio-economiche
sono tante, a cominciare dalla fascia marina, spesso inquinata a causa degli sversamenti illeciti che finiscono in
mare da fiumi e canali, e dalla presenza di circa 15 mila immigrati clandestini, e di una povertà che riguarda
anche i residenti, sia italiani che stranieri. (
