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Eroi abbandonati, l’urlo dei volontari 118: “Nemmeno 100 euro, già ci hanno dimenticati”

 

 

 

 

CASERTA. Fino a qualche settimana fa li chiamavano eroi. Like sui social, cuoricini, dediche, sirene delle volanti, ma soprattutto promesse. Promesse dai politici che pure erano consapevoli che l’architrave del sistema sanitario regionale si basa anche su loro, un manipolo consistente di volontari che però di volontario hanno ben poco considerando le ore di lavoro.

 

Caserta da questo punto di vista è un esempio lampante ed è proprio da loro, dai volontari del 118 che arriva il coro di protesta prima che l’emergenza delle scorse settimane diventi irrimediabilmente storia passato. Si era parlato di un percorso di stabilizzazione o comunque nell’immediatezza di un aumento di almeno 100 euro alla luce dell’impegno profuso nelle ore calde dell’emergenza. “Ed invece a momenti ci rimettiamo pure” ci confida un volontario che sui social ha rivolto un appello al premier.

 

“Caro Presidente Conte, carissimi ministri e ministre…mi chiedo se avete idea di cosa significa stare 4/6/8 ore all’interno di un’ambulanza chiusi in una tuta che non traspira, coperti fino al collo con le goccioline di.sudore che senti scendere dietro spalle tra un sospetto covid e un altro. Non bastano 100 euro, 1000 euro….ma voi non potete capire che dietro ogni infermieri, oss, autista soccorritore, personale delle pulizie…si nascondono uomini e donne che hanno una famiglia e vogliono essere rispettati….è facile restare dietro la scrivania in ufficio….provate ad entrare nelle case della gente…provate a leggere la paura nei loro occhi…e poi mi dite che valore economico ha quell’emozione”.

 

Un suo “collega” volontario guarda però ancora oltre a come verrà gestita la situazione in provincia: “Quando c’è l’emergenza siamo operatori, ma quando si tratta di pagarci siamo volontari. Vorrei sapere come funzioneranno gli incentivi per la stabilizzazione e cosa succederà in provincia di Caserta. L’Asl ha tutti gli strumenti per mettere fine a questo sfruttamento e questa è l’occasione decisiva per farlo. Abbiamo pagato anche noi un prezzo alto al Covid con tanti volontari contagiati. E una volta per tutte si facciano i fatti invece di elogiarci pubblicamente e poi lasciarci in questa condizione perenne con turni massacranti e senza nessun beneficio economico. Altro che volontari, senza di noi saltava tutto durante l’emergenza”.