MADDALONI/CASERTA. Nella serata di ieri 22.05.2020, in Caserta, i carabinieri della locale Stazione, agli ordini del comandante Antonio Coppola, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, Ilaria Cioffi, classe 95, residente a Caserta.
I militari dell’Arma, a seguito di una perquisizione domiciliare nell’appartamento di via Caduti sul Lavoro, eseguita con l’ausilio di unità antidroga del nucleo cinofili carabinieri di Sarno (Sa), hanno rinvenuto, occultati nel bagno, grammi 9,7 di cocaina suddivisi in 5 dosi, nonché materiale da taglio e confezionamento. L’arrestata, che al momento della perquisizione era sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari, è stata ora associata alla casa circondariale di Pozzuoli (Na).
La giovane è la figlia dell’ex carabiniere Lazzaro Cioffi e della chef maddalonese Emilia D’Albenzio: Ilaria Cioffi era agli arresti domiciliari nell’abitazione dove vive pure la sorella, a seguito della scarcerazione dello scorso marzo. Era rimasta in cella per due mesi
Il precedente arresto
Il primo arresto venne effettuato il 30 dicembre scorso dagli agenti del commissariato di Maddaloni; i poliziotti trovarono la giovane infatti in possesso di 25 grammi di cocaina, nascosti all’interno dell’auto.
In fase di convalida la figlia di Lazzaro Cioffi ed Emilia D’Albenzio, si giustificò dicendo che quello stupefacente serviva per uso personale per festeggiare Capodanno e non era destinato allo spaccio. Una ricostruzione che non bastò a convincere il gip a revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari. Da quel giorno gli investigatori avrebbero monitorato con grande attenzione le attività della 24enne: dal rispetto del regime imposto dal gip sammaritano ai contatti.
Ilaria Cioffi fino all’arresto del 30 dicembre non era mai stata coinvolta in fatti di cronaca ed era nota soprattutto per le sue passioni per i vestiti di lusso, le feste e gli abiti sportivi.
Suo padre, Lazzaro Cioffi è detenuto dall’aprile 2018: è in attesa del processo sulle informazioni date ai Ciccarelli-Fucito e della conclusione delle indagini per l’omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo, per il quale è stato indagato, seppur senza misura cautelare.