Sparanise. Da oggi l’Italia è ripartita. Negozi, parrucchieri, barbieri, centri estetici, hanno rialzato la serranda dopo due mesi di lockdown.
Infatti, erano stati molti i negozianti costretti, durante l’emergenza sanitaria Covid-19, a chiudere le proprie attività perché non appartenenti alle “filiere essenziali”.
Con l’avvio della fase 2, invece, si sono riaccese, poco per volta, le luci dello shopping e da oggi sono state anche celebrate le messe con la presenza dei fedeli. A breve ci saranno altresì le riaperture di altre attività come palestre e piscine.
Tra l’altro ci si può muovere liberamente, nella Regione, senza più l’obbligo dell’autocertificazione.
La ripartenza deve però tenere conto di tutte le misure di sicurezza da rispettare, come la sanificazione dei locali, l’uso di mascherine e dispenser con i gel igienizzanti per le mani all’entrata dei negozi, il rispetto del distanziamento di almeno un metro tra persone, le entrate contingentate per evitare assembramenti e nel caso di parrucchieri, barbieri e centri estetici l’obbligo di prenotazione dei trattamenti.
Le condizioni della riapertura non sono certo semplici ma la voglia di andare avanti e di riprendere l’attività lavorativa, per i commercianti e non solo, è tanta, così come è tanta la voglia di tornare alla “normalità”.
Anche Sparanise ha ripreso ad animarsi con quasi tutte le attività riaperte e una più vivace presenza dei cittadini in strada.
Sulle vetrine dei negozi molti i messaggi di “bentornati” per accogliere i clienti e le linee guida sui comportamenti da seguire.
Ecco le testimonianze di alcuni negozianti della Città su questa prima giornata di “apertura”:
“I clienti hanno rispettato orari e norme di sicurezza. Prima di entrare hanno acconsentito a indossare i calzari e la mascherina tutto il tempo del trattamento e sono soddisfatti delle norme adottate” dice Gemma Munno, titolare del centro estetico Bellezza e Benessere.
“La ripresa è dura ma i primi segnali ci sono“, spiega Andrea Capuano, titolare dell’omonimo studio fotografico. E continua: “In questi mesi di chiusura molti eventi, come matrimoni, comunioni, battesimi, sono slittati a data da destinarsi e questo ha causato una perdita per tutti. Ma, seppur lentamente, si sta avendo una ripresa. La gente, dopo la quarantena, sembra stia iniziando a muoversi di più e a entrare nei negozi“.
“Da giovane imprenditore ho riaperto con molto entusiasmo. Questo lockdown purtroppo ha inculcato una forte paura nelle persone ma nonostante ciò i miei clienti mi hanno mostrato tutta la loro stima e solidarietà” dice Luca Diana, titolare del negozio di abbigliamento D-Lab.
Imma Ricciardi, titolare di Elegance – Lo stile nel corredo comunica: “Questi due mesi a casa sono stati lunghi e la voglia di ritornare a lavoro e accogliere i clienti era tanta. La risposta dei clienti, in questo primo giorno di apertura, è stata positiva e sono state rispettate da tutti le norme di sicurezza. Certo ci vuole pazienza e spirito di adattamento in questa fase, non è certo facile lavorare in queste condizioni ma voglio essere positiva e fiduciosa e spero in una ripresa del commercio che, purtroppo, in questi mesi ha perso tanto“.
La strada per il ritorno alla totale normalità è ancora lunga e non bisogna abbassare la guardia ma la speranza unanime resta quella di una veloce ripresa del commercio e della fine dell’emergenza sanitaria.