Marcianise. Giornata nera per il clan dei Mazzacane. Dopo Maria Buttone torna dentro anche un altro membro della famiglia Belforte. Poco fa, infatti, gli agenti della squadra mobile di Caserta, guidata dal vice questore Davide Corazzini, hanno eseguito un ordine di carcerazione per Benito Belforte, fratello minore dei boss Domenico e Salvatore, e considerato fino a pochi anni fa estraneo alle dinamiche criminali dei suoi congiunti.
Proprio l’inchiesta per la quale sta tornando in carcere, delineò, invece, il suo coinvolgimento soprattutto in riferimento alle attività estorsive. Benito Belforte, 48 anni, imprenditore, è stato fermato dai poliziotti a Marcianise e, dopo le formalità di rito, sarà spedito in carcere per espiare il residuo pena previsto.
Deve infatti scontare altri 6 mesi di reclusione (su un totale di 2 anni e 8 mesi complessivi) per concorso in estorsione. Esattamente un anno fa Benito Belforte era tornato a casa a Marcianise dopo un periodo trascorso agli arresti domiciliari ad Isernia, che fece seguito ad un anno di carcere. Nell’aprile 2017 era stato infatti arrestato in un’inchiesta sul racket ai danni degli imprenditori taglieggiati da parte del gruppo dei Mazzacane.
In primo grado era stato condannato a 5 anni, poi in Appello ottenne la riduzione a 2 anni e 8 mesi, quasi tutti già scontati tra carcere e domiciliari. La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato e quindi per Belforte si sono aperte di nuovo le porte del carcere per l’inchiesta sulle estorsioni di Natale del 2016.
Un periodo di transizione per gli affari della famiglia Mazzacane, fotografato in parte anche dall’indagine che coinvolse Maria Buttone, cognata dello stesso Benito, che è stata arrestata questa mattina sempre dalla squadra mobile casertana ma per una vicenda più grave: la moglie di Domenico Belforte è stata infatti condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Angela Gentile, l’amante del marito, sparita nel 1991 e mai più ritrovata.
La nota della questura
Nel pomeriggio odierno, la Polizia di Stato – Squadra Mobile di Caserta ha dato esecuzione a un Ordine di Carcerazione, emesso in mattinata dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, nei confronti di BELFORTE Benito, 48enne di Marcianise, fratello del più noto Domenico BELFORTE, ras dell’omonimo clan camorristico. Il provvedimento è stato formalizzato a seguito del rigetto del ricorso, da parte della Suprema Corte di Cassazione, che ha reso definitiva la sentenza di II grado con cui il BELFORTE era stato giudicato colpevole di concorso in estorsione, commessa col metodo mafioso, al fine di agevolare il sodalizio camorristico dei Belforte di Marcianise e per affermarne la supremazia sul territorio di competenza.
L’arrestato, infatti, come emerso a seguito di indagini sviluppate da questa Squadra Mobile e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, era stato inquadrato nella compagine che, aldilà dei rapporti familiari, si era resa operativa sul territorio nella riscossione dei ratei estorsivi, impiegando il temutissimo nome dei Belforte. In tale veste, a cavallo delle festività natalizie 2016/2017, BELFORTE Benito si era reso responsabile, con altri, di un episodio estorsivo consumato in danno del titolare di una ditta. Per tale fatto, era già stato attinto da Ordinanza Cautelare, eseguita il 12.4.2017, per poi riacquistare la libertà nel maggio del 2019.
Terminati gli atti di rito, BELFORTE Benito è stato associato alla Casa Circondariale di S. Maria Capua Vetere per scontare la pena residua di mesi 6 e giorni 25 di reclusione.
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