REGIONALE. I bonus regionali stanno arrivando ma il vero nodo economico di questa fase dell’emergenza Coronavirus sembra rappresentato dalla cassa integrazione. A due mesi dall’approvazione del decreto Cura Italia in tanti ancora non hanno visto un euro.
E tra gli scenari meno preoccupanti c’è proprio la Campania, seconda per numero di domande liquidate. Andiamo con ordine però ipotizzando anche le modifiche che potrebbero essere apportate da maggio.
A maggio si cambia
“Il Governo vuole vincere la sfida della semplificazione amministrativa e della riduzione degli adempimenti burocratici. Per questo, gia’ nel prossimo decreto-legge di sostegno all’economia, introdurremo un meccanismo semplificato di erogazione della Cassa Integrazione Guadagni in deroga, fondamentale per ampie categorie di lavoratori. Ma – piu’ in generale – siamo al lavoro su un pacchetto di interventi coraggiosi, per ridurre i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, soprattutto quelle infrastrutturali, e dare un taglio netto alla burocrazia”. Lo spiega, in un’intervista a Euractiv, il premier Giuseppe Conte.
Tre milioni di italiani con l’acqua alla gola
Come evidenziato da Trend-Online nel suo approfondimento la Campania è tra le regioni virtuose in un panorama nazionale alquanto complicato: “Sulla base dei dati diffusi dall’Inps, si apprende che alla data del 7 maggio, i beneficiari complessivi di cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario sono 8.472.311. Di questi, 5.536.094 sono già stati anticipati dalle aziende con conguaglio INPS e 2.936.217 sono a pagamento diretto, tuttora in corso.”
Dunque il totale dei lavoratori beneficiari è 5.466.821, di cui 3.962.212 hanno già ricevuto l’anticipo dalle aziende con conguaglio INPS e 1.504.609 il pagamento diretto dall’ente previdenziale.
Campania tra le più virtuose
La Regione dove i soldi della Cig arrivano più velocemente in Italia è il Veneto con 19mila beneficiari pagati per un totale di 9163 domande su 31267 autorizzate. Subito dietro c’è la Campania con 18601 persone pagate e un totale di 8522 domande liquidate rispetto alle 23166. Terzo il Lazio. Le situazioni peggiori riguardano al Centro-Sud Sardegna e Molise, al Nord la Valle d’Aosta. La maglia nera spetta alla Lombardia: sono state pagate appena 1821 domande su 26220 autorizzate. Gli abitanti di queste regioni saranno gli ultimi a essere pagati.
Le piccole imprese
Anche in Campania però non mancherebbero difficoltà. Secondo quanto riferito dai sindacati e dal responsabile dell’associazione Napoli Area Nord Città Metropolitana in Campania ci sarebbero ancora 120mila lavoratori in attesa degli assegni della cassa integrazione di marzo e aprile. In 6mila hanno invece ricevuto tutte le spettanze nonostante gran parte delle domande sia stata autorizzata e processata dall’Inps.