CASERTA. A distanza di 2 mesi dalla pandemia, stiamo ancora aspettando che qualcosa si muova, mentre cresce la nostra preoccupazione per la salute di chi lavora e cresce anche la tensione del personale delle Aziende di tutto il settore (ecologia, pulizie, ecc..) per lo scarso interesse con il quale viene applicato il protocollo siglato lo scorso il 14 marzo perfezionato da quello dello scorso 24 aprile.
Le Aziende devono assumere l’obbligo di osservare le misure di contenimento del coronavirus e di dare seguito anche all’intesa siglata tra Governo e Parti Sociali sul contrasto alla diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro sulla protezione dei lavoratori. È necessario in questa fase di emergenza che tutte le imprese, a maggior ragione quelle del settore ecologico e le imprese che operano nel settore delle pulizie, assumano un ruolo più responsabile nel contenimento della diffusione del coronavirus, soprattutto nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che vi operano esposti al rischio contagio.
Le logiche del profitto non possono eludere le norme e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Stiamo seguendo rigorosamente le indicazioni fornite dal governo e dalle autorità sanitarie locali nell’implementare in tutti i siti le giuste misure per contenere l’emergenza sanitaria in corso. Da più di due mesi dall’esplosione della pandemia tutti gli operatori del settore sono impegnati a garantire la massima igiene in tutta la Provincia di Caserta, nonostante le criticità dovute ad ambienti di lavoro fatiscenti e trascurati, in alcuni casi addirittura assenti. Consideriamo legittima la preoccupazione dei lavoratori per la mancata adozione, nell’immediato, da parte delle Aziende, dei dispositivi di protezione, della sanificazione dei luoghi di lavoro e degli automezzi in dotazione, così come previsto dal Protocollo di sicurezza contro il coronavirus.
La maggior parte delle Aziende ritengono, quasi esplicitamente, di non costituire il Comitato per l’applicazione e la
verifica delle regole del protocollo di regolamentazione e nemmeno rispondere alle lecite richieste presentate dalla
FIADEL, per avere le legittime informazioni previste e dovute dalle disposizioni dei DPCM. Questo comportamento è inaccettabile, per queste ragioni abbiamo deciso di allertare la Prefettura di Caserta, chiedendo un urgente incontro a S.E. il Prefetto congiuntamente alle autorità competenti.
“La prosecuzione delle attività produttive può avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione….nell’ambito di tale obiettivo, si può prevedere anche la riduzione o la sospensione temporanea delle attività.” Così come sancito nel Protocollo di sicurezza. Sono passaggi che richiedono chiarimenti immediati, perché vorremmo capire la paternità di una scelta per noi assolutamente incoerente e contraria alla tutela della salute e alla normativa vigente. Siamo pronti a scioperare, protestando attraverso una clamorosa manifestazione che dimostri più chiaramente tutte le difficoltà, i disagi e le inefficienze di un settore dimenticato da tutti. Non ci tireremo indietro di fronte alla salute di chi lavora e garantisce un servizio per la comunità”