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La proposta di Stellato per i mercati rionali: “Riapertura diversificata per consentire il ritorno al lavoro degli ambulanti”

Regionale. La pandemia di coronavirus in Italia è stata devastante, oltre che per l’aspetto sanitario anche per l’economia che sta risentendo non poco del lock down. Gli allarmi arrivano da più parti. Uno dei comparti maggiormente colpiti è senza dubbio quello degli ambulanti, i quali non sanno ancora la data che li rivedrà per strada e nei mercati per proporre le loro merci.

 

 

E’ di qualche giorno fa il grido di Confcommecio per il probabile tracollo economico del comparto degli ambulanti, con 60 mila aziende a rischio chiusura. Secondo l’Associazione di categoria Fiva (Federazione Venditori ambulanti), la chiusura delle
attività commerciali comporterà per il settore, se non si riapre a breve, una perdita di oltre 10 miliardi di euro con il rischio che un terzo delle imprese chiuda definitivamente.
Va sottolineato che spesso la gestione del commercio ambulante è a conduzione familiare e per tale motivo non c’è quella forza finanziaria per affrontare una crisi, che finora ha prodotto già moltissimi disagi.

A tal proposito e nell’intento di scongiurare ulteriori danni al comparto, il candidato per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania Agostino Stellato in accordo con Luigi Bosco attuale consigliere regionale, vice presidente della terza commissione Attività produttive, commercio, industria, turismo ed altri settori produttivi, propone una soluzione che potrebbe, una volta realizzata, risolvere le problematiche riguardo il distanziamento sociale, così come richiesto dal governo nel rispetto delle regole emanate per realizzare la Fase 2 e le successive.

 

Come è noto, normalmente, nelle giornata di mercato settimanale, nelle apposite aree ci sono zone dedicate agli alimentari ed altre a generi diversi. In questo periodo si potrebbe affrontare l’emergenza con un mercato che duri più ore. Ad esempio, la mattina espongono e vendono i generi alimentari e dopo un intervallo di tempo che servirà per le pulizie del luogo si potranno esporre e vendere le merci non alimentari, così tutte le imprese potrebbero avere la possibilità di vendere le loro merci.

 

Va sottolineato che la maggior parte delle aziende del commercio ambulante è di piccole dimensioni e per tale motivo differenziando l’offerta in orari diversi si creerebbe un intervallo tra una postazione e l’altra tale da poter realizzare un distanziamento sociale ottimale.
Questa modulazione è stata, in passato già sperimentata, con successo in alcuni centri al fine di promuovere il commercio, soprattutto nei mesi estivi, nei quali le ore di luce naturale permettono lo svolgimento delle vendite anche in orario pomeridiano.
Prendere in considerazione l’apertura dei mercati, anche se in maniera diversificata, significherebbe ridare un minimo di ossigeno a chi, come gli ambulanti, non può più affrontare un disagio sociale davvero gravoso, con conseguenze che possono ledere
la stabilità di migliaia di nuclei familiari.

 

La proposta di Agostino Stellato è stata oggetto di confronto con alcunirappresentanti dell’Associazione degli ambulanti “Mercati Liberi”, che conta ben 1200 soci in tutta la Campania, 400 solo in provincia di Caserta. “Siamo disperati,
non abbiamo attenzione dal Governo – ha detto il segretario- portavoce di “Mercati Liberi” Stefano Cammisa – Abbiamo ascoltato l’interessante proposta di Agostino Stellato, che porteremo, insieme a qualche altra riflessione venerdi prossimo 8
maggio a Napoli dove faremo una manifestazione sotto la sede della Regione Campania. Speriamo di essere ricevuti dal governatore De Luca per esplicitare le nostre necessità.”