Maddaloni/Cervino. Per la zona di Cervino ad operare per conto dell’emergente Salvatore D’Albenzio c’era la moglie di Amato Giuseppe, Lidia Apostolie, faceva lei le veci per il marito ristretto in carcere.
In una discussione a tre con Dino Spallieri e Salvatore D’Albenzio si discute di chi bisogna andare a taglieggiare.
Spallieri, vero e proprio braccio destro di D’Albenzio, rimprova la 35enne a stare più attenta e a guardare quello che accade sul territorio.
“La mattina – dice Spallieri – Sai che faccio metto in moto la macchina, vado girando, vado a vedendo il ponteggio dove sta e se c’è qualche ponteggio.
Hai capito come si ragiona se non pigliamo le basi e non entriamo, come si prendono i soldi?”.
Discorso ben diverso per le piccole botteghe, il gruppo in merito alle macellerie e le salumerie va a scrocco, non chiede l’estorsione ma pretende di avere merce gratis.
Ecco come agisce Spallieri: “Le macellerie, queste cose qui io non ci vado.
Non ci vado ma pure se mi dai 1000 euro. Non ci vado queste macellerie dobbiamo lasciarle stare, che ci servono, questi ci ci devono voler bene.
Hai capito sentimi un poco in Enzuccio, Vincenzo per mezzogiorno e mezza vengo qua ti porto un bel pezzo di pane ho detto fammi trovare un chilo di salsiccia due costatelle, un poco di pancetta che lo devo portare ad una un compagno mio (Salvatore D’Albenzio) è compagno pure a te, compagno pure a me .
Io me ne vado, sono andato a 12 e 30 e mi ha dato la busta e me ne sono andato”,