Maddaloni. Spaccio di droga in Valle Caudina. Scarcerato 35enne pregiudicato di San Martino Valle Caudina.
Nonostante il sostanziale stop alle udienze disposto dal Governo in attuazione delle norme per la prevenzione della diffusione del COVID-19, si è concluso stamane, presso il Tribunale di Avellino, il processo a carico di D.R.G., 35enne pregiudicato originario di Maddaloni ma residente nel comune di San Martino Valle Caudina.
L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, difeso dagli avvocati Valeria Verrusio e Stefano Alessandrelli, era stato tratto in arresto lo scorso 30 gennaio con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito di un servizio di controllo eseguito dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino.
Nella circostanza, gli uomini della locale Stazione impegnati in località Pennini di Avellino, unitamente ai colleghi della Sezione Operativa, a seguito di perquisizione personale e domiciliare del giovane, rinvenivano 3 panetti di hashish per un peso complessivo di circa 300 grammi.
Dall’analisi chimica effettuata dal Comando Provinciale di Salerno sui campioni di stupefacente sequestrato, è emerso che dallo stesso si sarebbero potute ricavare ben 1140 dosi medie droganti .
A seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, ed in accoglimento delle istanze difensive, era stata disposta nei confronti dell’uomo, la misura cautelare degli arresti domiciliari. Tuttavia, lo scorso 27 marzo, si erano riaperte le porte del carcere di Avellino per il giovane pregiudicato 35enne.
Il provvedimento di aggravamento della misura cautelare era scaturito a seguito di ulteriori condotte illecite poste in essere dall’uomo che, in violazione degli obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria, si era reso responsabile di nuovi reati.
Pertanto, il 35enne, veniva nuovamente condotto presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino.
Stamane, a seguito di una lunga e articolata arringa difensiva, il Giudice del Tribunale irpino – Dott.ssa V. Cozzino –, pur condannando il giovane pusher alla pena complessiva di anni 2 mesi 4 di detenzione, ha accolto in toto la richiesta formulata dai penalisti Valeria Verrusio e Stefano Alessandrelli di sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari.
Il giovane, dunque, all’esito dell’udienza, è stato immediatamente scarcerato per fare ritorno presso il proprio domicilio.