Portico di Caserta. In data 8 Aprile 2020 il Tribunale di S.Maria C.V., in funzione di riesame reale, ha rigettato definitivamente l’impugnazione dell’Ufficio di Procura finalizzata al sequestro preventivo del complesso cd. “Letizia”, nonchè della stazione di servizio “Massaro”.
Quanto al complesso “Letizia” non c’è “alcuna prova di esistenza della collusione” –scrive la I sezione, perché la lottizzazione sarebbe avvenuta con la precedente Amministrazione, ed in ogni caso, quindi, si tratterebbe di fatti estinti per prescrizione – aderendo a quelle che sono state le richieste difensive-.
In merito alla richiesta di sequestro della stazione di servizio Massaro, il Tribunale entra nel merito della questione, rigettando addirittura per mancanza del cd. fumus del reato di abuso di ufficio. Ed in particolare nel verificare che il permesso a costruire era datato 18/10/2012 –quindi ben prima che il Massaro diventasse sindaco- , dichiarava che non vi è alcun elemento idoneo a dimostrare il danno arrecato all’Ente. Del resto la cd. sprovincializzazione non ha determinato alcun vantaggio commerciale alla struttura –che insiste sul territorio di Capodrise- , ma solo alla zona industriale del Paese visto ha interessato gli svincoli di accesso alla stessa. Queste in sostanza le argomentazioni del Tribunale che pongono fine alle “aspirazioni” dell’accusa e degli accusatori!
Per la difesa è un risultato importantissimo soprattutto perché questi argomenti, dall’inizio invocati, ed ora accolti, pongono le basi per una rapida definizione della vicenda processuale giacchè, come detto, entrano nel merito dei fatti.
Nel collegio difensivo gli avvocati Enzo Domenico Spina e Mauro Iodice