SANTA MARIA CAPUA VETERE. La Direzione della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere ha Istituito un reparto di 1° accoglienza per monitorare attraverso il pre-triage i detenuti provenienti dalla libertà e/o altri reparti per la prevenzione del contagio e la diffusione del COVID-19.
A darne notizia è il Dirigente SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) Michele Vergale sempre in prima linea a difesa dei Poliziotti Penitenziari.
Apprezziamo l’Istituzione del reparto adibito al monitoraggio detenuti provenienti dalla libertà per la prevenzione del contagio e la diffusione del COVID-19 – commenta il sindacalista Vergale ma non possiamo accettare in nessun modo che la Direzione emana una disposizione di servizio che vieta al personale di Polizia Penitenziaria che presta servizio nel reparto in questione, di accedere nel locale della Mensa Ordinaria di Servizio per consumare il proprio pasto.
La disposizione di servizio – continua il sindacalista – è discriminatoria nei confronti del personale, perché lo fa sentire emarginato da tutti e come se fosse un probabile contagiato del COVID-19, quando in realtà a fine servizio si reca liberamente presso il proprio nucleo famigliare o in altri luoghi dove è residente per condurre una vita normale. Non comprende la logica adottata dalla Direzione nei confronti del personale che presta servizio presso il reparto 1° accoglienza.
La Direzione, oltretutto, ha congelato la fruizione del congedo ordinario, – conclude Vergale – per soddisfare prima i servizi Istituzionali, e poi le esigenze personali e famigliari del personale, mentre l’Assistente addetto al giardinaggio continua a girare tranquillamente per l’Istituto con il trattore e a tagliare l’erba, senza neanche essere disturbato per dare i cambi al personale per la pausa pranzo. E’ uno scandalo.
Come sindacato SIPPE abbiamo chiesto al Provveditore per la Regione Campania di intervenire con estrema urgenza sulle problematiche esposte, al fine di evitare che il personale si possa sentire discriminato sul divieto di accedere alla Mensa Ordinaria di Servizio e soprattutto renderlo tranquillo dal momento in cui chiede di fruire del proprio congedo ordinario. Gli Agenti di Polizia Penitenziaria sono esseri umani che non si possono trasformare in Goldrache come pensano che sia.