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Valle della droga: cifre folli per la cocaina. Tra i clienti anche ricchi imprenditori

San Felice a Cancello. Con l’emergenza Coronavirus i traffici dei vari spacciatori sono sensibilmente diminuiti, questo nonostante quasi tutti i pesci grossi dello smercio della droga siano in libertà.

Sono tempi molti difficili per loro. Un 2020 iniziato malissimo, mentre il 2019 è stato un anno spartiacque dove sono completamente cambiati gli assetti dei gruppi che gestiscono la parte riguardante la cocaina e quella relativa all’Hashish.

Per quanto riguarda la cocaina il gruppo sanfeliciano, l’ultimo che stava andando per la maggiore (non quelli del centro) si riforniva direttamente dai clan napoletani, presso Secondigliano.

Ogni viaggio l’approvvigionamento in soldi arriva anche a 50 mila euro di cocaina che viene poi distribuita ai vari collaboratori, alcuni operano soprattutto nella zona di riferimento dei Pagnozzi.

Insomma la droga del basso Sannio e della zona Caudina arriva proprio da San Felice, che vanta rapporti privilegiati con quelli di Secondigliano.

Il gruppo sanfeliciano preleva la droga direttamente dal fornitore utilizzando corrieri, persone ritenute insospettabili e che possono passare i controlli in quanto conoscono pure le forze dell’ordine. Per loro la parcella ad ogni viaggio mensile ammonta tra i 400 e i 500 euro.

 

Cifre folli spese in ‘neve’

 

Tanti anche i clienti nella zona tra Arienzo, Santa Maria e San Felice, gente che può permettersi di pagare cifre importanti. Un giovane imprenditore ad esempio assieme ad un parente professionista nel settore medico nei mesi scorsi, quindi prima dell’emergenza Covid-19 acquistavano ad ogni carico  almeno 17 mila euro di cocaina, solo per loro, circa 400 grammi che si sniffavano ogni mese (ora sarà più complicato arrivare a reperire quelle quantità).

In praticano arrivano a spendere in un solo anno almeno 180 mila euro di cocaina. Si tratta davvero di cifre folli.

Per quanto riguarda la cocaina oltre a questo gruppo c’è pure un’altra fazione da poco costituitasi che rifornisce dalle zone più collinari del territorio.

 

La parte dell’hashish

 

Altri due gruppi sempre su San Felice che operano nel settore dell’hashish si trovano tra San Felice centro e una zona collinare e nello scorso autunno ci sono stati parecchi scontri e soprattutto soffiate che hanno portato a due arresti di spicco.

I suddetti si rifornivano di hashish direttamente da Caivano importando grandi quantitativi.

In generale un giro economico davvero vertiginoso sul quale riescono a vivere almeno un centinaio di famiglie nella sola San Felice a Cancello.