Skip to main content

Ospedali con moduli, Sgambato: “Eppure le strutture in Campania da utilizzare ci sono, San Felice è un esempio”

 San Felice a Cancello. L’avvocato Mario Sgambato di Fratelli d’Italia torma sulla polemica relativa all’ospedale di San Felice a Cancello.

Alla luce degli ultimi dati che ci giungono con sempre maggior frequenza e clamore da parte della Task Force della regione Campania in merito al dilagare dell’epidemia da Covid 19 sarebbe a forte rischio la tenuta ospedaliera dell’intero territorio regionale. Nelle ultime ore infatti, è in atto una vera e propria corsa contro il tempo da parte delle ASL per riadattare le varie strutture ospedaliere in presidi covid19 ed incrementare, ove possibile, posti di terapia intensiva. A tal punto il governatore De Luca ha attivato la macchina per la costruzione di 3 ospedali da campo volti al contenimento dell’emergenza ovviamente con un ingente esborso di fondi pubblici. Orbene, alla luce di quanto fin qui detto mi ricollego, richiamandolo in toto, al documento congiunto emanato dai circoli territoriali di fratelli d’Italia della valle di suessola nel quale, con puntualità e precisione, si analizzava concretamente la possibilità di adibire all’occorrenza l’ospedale di San Felice a Cancello al solo ed esclusivo fine di fronteggiare l’incalzante sopravanzare della pandemia.

 

Unico presidio della zona

 

Con il presente comunicato voglio ribadire quanto già in precedenza ampiamente sostenuto ovvero che l’ospedale di San Felice  risulta l’unico presidio ospedaliero presente in tutta la Valle di Suessola a cui fanno capo tre comuni quali San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico ed Arienzo per circa 40.000 abitanti.

Tale struttura dunque, oltre a rivestile un ruolo cardine, proprio in virtù della sua geolocalizzazione, al proprio interno vanta un potenziale non indifferente totalmente inutilizzato che potrebbe tranquillamente essere utilizzato per fronteggiare l’incalzare della pandemia. Sul punto infatti, si ribadisce che tale ospedale vanta diverse aree al primo piano completamente inutilizzate e che potrebbero essere tranquillamente adibite a terapia intensiva. In egual modo risulta completamente inutilizzata l’intera area ove in passato era ubicato il vecchio ospedale. Tale struttura è stata completamente ristrutturata e messa a nuovo dalla giunta De Luca  già diversi anni fa e che oggi potrebbe tornare utile ed essere messa al servizio della cittadinanza. Infine, a completamento di quanto detto, suggerisco l’idea di riattivare il reparto di pronto soccorso che certamente gioverà all’intera collettività.

 

Ci sono tante strutture che potevano essere utili per fronteggiare pandemia

 

Dopo il nostro documento pubblicato a fine marzo, la questione ospedale San felice a cancello è diventata il centro di una speculazione politica e di accesi dibattiti facendo perdere di vista l’unica ed indiscutibile finalità di tale argomento. Concludo ponendomi una domanda: che senso ha investire tanti milioni di euro in spesa pubblica per allestire ospedali da campo, dalla vita limitata, quando in Campania abbiamo tante realtà come quella del presidio ospedaliero di San felice a cancello completamente o parzialmente inutilizzate che una volta allestite potranno tornare utili anche quando la pandemia, sperando al più presto, sarà cessata? Ai posteri l’ardua sentenza.