Caserta. Una dotazione di 5000 braccialetti elettronici che potranno essere utilizzati per il controllo dei detenuti agli arresti domiciliari. A prevederla è un provvedimento firmato dal capo del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, d’intesa con il capo della Polizia, che individua il numero di dispositivi che possono essere utilizzati, tenuto conto anche delle emergenze sanitarie e in attuazione delle disposizioni del decreto ‘Cura Italia’.
Sull’argomento interviene l’avvocato Igino Nuzzo: “Perplesso su come viene attuato il provvedimento.
Ai detenuti, a cui resta una pena definitiva con meno di 18 mesi si recano a scontare la restante parte a casa con braccialetto elettronico.
Si risparmia e vi sarà meno sovraffollamento queste le motivazioni. Ma i braccialetti a fronte del 5000 detenuti censiti sono solo 920.
Ed inoltre il decreto dice che il quadro dovrà essere aggiornato periodicamente.
In carcere il Covid 2019 spaventa 2 volte.
Spaventa i detenuti ma pure gli agenti e i secondini. L’Italia spende più di 173 milioni di euro per le cavigliere elettroniche e ne sono riusciti ad attivare 2 mila”.