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Decreto Covid, 300 denunce nel Casertano: boom nell’agro aversano. IL BILANCIO GLOBALE

 

 

AVERSA/SANTA MARIA CAPUA VETERE. Sono quasi trecento i procedimenti penali avviati dalle due Procure della Repubblica ubicate nel Casertano, ovvero Napoli Nord con sede ad Aversa e Santa Maria Capua Vetere, sulla base delle denunce effettuate dalle forze dell’ordine nei confronti di persone trovate in strada e di attivita’ aperte in violazione delle norme anti Covid-19. In particolare sono ottantuno i fascicoli avviati su altrettante denunce dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che ha competenza su 80 comuni del Casertano, e circa duecento quelli aperti dalla Procura di Napoli Nord, la cui circoscrizione comprende la meta’ dei comuni – una ventina del Casertano e altrettanti dell’hinterland napoletano – ma si tratta dei piu’ centri piu’ “caldi” per quanto riguarda il numero di reati commessi.

 

I magistrati dovranno verificare se le persone denunciate dalle forze dell’ordine avevano effettivamente un valido motivo o se hanno mentito violando l’articolo 650 del codice penale e magari, nei casi piu’ gravi, anche il reato di false attestazioni a pubblico ufficiale. Intanto la Polizia Municipale di Caserta ha reso noto i dati relativi alle persone denunciate dall’inizio dell’emergenza Coronavirus.

 

In due settimane sono state acquisite 649 autodichiarazioni e denunciate dodici persone, nove delle quali poste in “permanenza domiciliare con isolamento fiduciario” per 14 giorni, con contestuale comunicazione ai competenti Dipartimenti di Prevenzione dell’Asl di Caserta. Sono piu’ di 600 inoltre le segnalazioni ricevute, tramite mail, pec e alla Centrale Operativa della Municipale , di persone provenienti dal Nord Italia, decine delle quali messe in isolamento a casa.