NAZIONALE. In Veneto la prima vittima italiana del Coronavirus. Adriano Trevisan, 78 anni, e’ morto nella tarda serata di ieri all’ospedale di Monselice dove era ricoverato, in terapia intensiva, da un paio di settimane. L’uomo era originario di Vo’ Euganeo, dove ieri e’ stato accertato un altro caso. In Italia al momento i contagi accertati sono 17: 16 in Lombardia e uno in Veneto.
Notte di ansia quella vissuta a Vò Euganeo, il paese del padovano con la prima vittima italiana da Coronavirus. Il sindaco, Giuliano Martini, riunirà tra poco la giunta per stendere l’ordinanza che impone il cordone sanitario in tutto il paese, sulla base del provvedimento deciso ieri dalla Regione.
Al momento non ci sono misure tangibili o presidi che diano l’immagine reale della blindatura dei confini del paese, che da oggi ha scuole e negozi chiusi, divieto perfino di sosta nelle fermate dei mezzi pubblici. Si attendono con apprensione anche i primi dati sui tamponi cui sono stati sottoposti da ieri sera pazienti e personale dell’ospedale di Schiavonia.
L’ospedale di Schiavonia, alle porte di Monselice, nel padovano, sara’ svuotato gradualmente per essere sanificato dopo che un uomo ricoverato nel nosocomio e’ morto dopo un’infezione da Coronavirus. La misura e’ stata decisa dalle autorita’. A Vo’ Euganeo, da dove veniva la vittima, sono state sospese tutte le manifestazioni pubbliche e le attivita’ lavorative e ludiche, oltre alle lezioni delle scuole.
IL PRIMO LANCIO
Nazionale. A quanto apprende l’adnkronos un uomo di 77 anni, di Monselice (Padova), risultato positivo al Coronavirus, è morto questa sera poco dopo le 22,45.
I due coniugi sarebbero stati ricoverati già due settimane fa ma soltanto nelle ultime ore sarebbe stato trasferito nella struttura specializzata in malattie infettive. Il caso è stato ufficializzato soltanto poche ore prima.
I familiari delle due persone contagiate dal coronavirus in Veneto erano già all’ospedale di Schiavonia (nel comune di Monselice, in provincia di Padova) per eseguire i tamponi.
A dirlo è stato il governatore del Veneto Luca Zaia intervenendo a margine di una riunione di emergenza in corso all’Ulss di Padova