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Sorvegliato speciale si rifugia al bar ma viene catturato: era armato

Afragola/Casoria. Sottoposto a libertà vigilata, viene trovato in possesso di una pistola risultata rubata. Per questo motivo a Casoria i carabinieri della locale compagnia hanno tratto in arresto Giovanni Baratto, 22 anni, ritenuto appartenente al clan Barbato-Bencivenga, gruppo criminale contiguo ai Moccia e operante nel controllo degli affari illeciti tra Casoria e Afragola.

 

Il giovane, già sottoposto a libertà vigilata a seguito dell’arresto avvenuto nell’agosto del 2014 per estorsione aggravata dal metodo mafioso, è accusato di detenzione e porto illegali di arma da fuoco e munizioni, ricettazione e violazione degli obblighi della libertà vigilata. I militari del nucleo radiomobile di Casoria, in servizio di pattugliamento sul territorio, hanno notato una Lancia Y nera con 2 persone a bordo che transitava a forte velocità e si sono messi all’inseguimento, riuscendo a bloccare i due occupanti nella vicina Afragola, dove avevano abbandonato la vettura parcheggiandola in mezzo ad altre e si erano rifugiati in un bar pensando di passare inosservati.

 

L’arma in tasca

Quando i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione, hanno trovato nella tasca del giubbotto di Baratto una pistola semiautomatica calibro 7,65 con colpo in canna, cane alzato e 4 cartucce nel caricatore. Da successivi accertamenti l’arma è risultata oggetto di furto avvenuto in un appartamento di Fiumicino (Roma) lo scorso mese di aprile 2018. Mentre è ancora al vaglio la posizione dell’altro personaggio, anch’egli raggiunto e identificato nel bar, Baratto – dopo le formalità di rito – è stato portato al tribunale di Napoli Nord per il rito direttissim