Marcianise/Capodrise.. Potrebbe essere soltanto il tribunale del Riesame, in attesa della conclusione delle indagini e dell’eventuale processo, a mutare la misura cautelare decisa dal gip nei confronti di Antonio Nicola Belforte, il 50enne originario di Marcianise ma residente a Capodrise in cella per due episodi.
Secondo la Procura ha incendiato l’auto dell’ex e poi due giorni dopo provato a speronarla. Nei confronti dell’uomo i carabinieri della stazione di Cancello Arnone hanno eseguito un provvedimento di aggravamento della misura: Belforte era già sottoposto al divieto di avvicinamento, e nella giornata di venerdì si è costituito in carcere a Santa Maria Capua Vetere dove è recluso.
Non è stato sottoposto all’interrogatorio in quanto non si tratta di un nuovo provvedimento: a mutare lo scenario (dal punto di vista cautelare) per il cugino di Domenico Belforte potrebbe essere soltanto un pronunciamento del tribunale del Riesame, al quale potrebbe rivolgersi nei prossimi giorni il suo legale Nicola Musone.