Caserta. Prendevano il reddito, ma continuavano a lavorare, peraltro all’interno del loro stesso negozio. Ci sono anche due coniugi stakanovisti nella rete dei controlli delle fiamme gialle che nel Casertano hanno dichiarato guerra ai furbetti del reddito di cittadinanza.
Durante un controllo in un negozio sono stati scoperti due coniugi che continuavano a vendere al dettaglio capi di abbigliamento, utilizzando però una partita Iva già chiusa e quindi non dichiarando alcun reddito, così da poter contare su un duplice vantaggio, ovvero da una parte non pagare alcuna imposta sul reddito e, dall’altra «arrotondare» percependo anche il reddito di cittadinanza.
Sono 80 i furbetti emersi dai controlli delle Fiamme Gialle, 64 dei quali denunciati all’autorità giudiziaria, mentre per gli altri 16 percettori è scattata la segnalazione all’Inps per farli decadere dalla riscossione del contributo pubblico; complessivamente i vari reparti guidati dal colonnello Andrea Mercatili, hanno controllato 255 componenti di nuclei familiari, stimando in più di 200mila euro il danno per le casse dello Stato, calcolato ovviamente solo sulla base delle somme già materialmente percepite in questi mesi. Molti furbetti sono stati scoperti in seguito ai normali controlli fiscali, o a ispezioni in aziende.