Marcianise. Una bomba ecologica sotto il sito di stoccaggio di rifiuti della Lea di Marcianise con materiali pericolosi. interrati. La conferma arrivata dal sindaco Antonello Velardi che ha dedicato un lungo post alle verifiche effettuate nella giornata di ieri all’interno dello stabilimento. Sul caso indaga, per delega della Procura di Santa Maria Capua Vetere, la Guardia di Finanza.
“Lì sotto c’è una bomba ecologica, una bomba di cui non si conosce ancora molto. Sì tratta non di semplice percolato ma di rifiuti molto pericolosi, si sospetta che ci siano anche lastre di eternit.
I rifiuti pericolosi sono interrati al di sotto delle lastre di cemento che coprono il terreno, sono nascosti in profondità per non essere trovati. Criminali – ripeto: criminali – hanno distrutto una fetta del nostro territorio. Non abbiamo solo respirato diossina sprigionata dal fuoco: corriamo il rischio di ritrovarci con le falde acquifere inquinate, definitivamente compromesse. È la morte, questa.
Spero che presto capiremo meglio, certo è che i danni fatti all’ambiente sono inestimabili. Per Marcianise è una verità drammatica. Spero d’altro canto che qualcuno ora paghi e paghi caro. Spero anche che la classe politica e burocratica – quello che io chiamo il “partito dei rifiuti” – abbandoni un atteggiamento antico criminale e sappia davvero tutelare le nostre genti e i nostri territori.
Noi saremo vigili, ostinatamente vigili. E non faremo alcun passo indietro, fregandocene delle intimidazioni di qualsiasi tipo che ancora continuano ad arrivare in molti modi. I colletti bianchi del partito dei rifiuti non ci fermeranno: i loro soldi e la loro potenza non ci scalfiranno, i loro tentativi di delegittimarci andranno a vuoto perché su questo tema saremo feroci.
Sono sempre più convinto di aver fatto bene a dimettermi da presidente dell’Ato Rifiuti di Caserta: è un mondo con pratiche distanti anni luce dalle mie condotte. Andremo avanti con il nostro coraggio, pretenderemo che siano cacciati i mercanti dal tempio. Siamo morti che camminiamo ma non ci arrendiamo, noi vogliamo la vita!”