Marcianise. Per Salvatore Belforte è stato uno dei pochissimi momenti, se non l’unico, di festa, vissuto con la sua famiglia. Quel breve periodo fuori dal carcere nel 2006 diventò, a posteriori, l’opportunità per riorganizzare, sotto il segno della ferocia, il suo clan.
Per i rivali dei Mazzacane, però, quelle nozze erano un’occasione troppo ghiotta per far un dispetto ai rivali. Un affronto che all’epoca ebbe risonanza anche sui media, nonostante, per una volta, i Belforte non ne erano responsabili. La regia del sequestro di armi effettuato a ridosso del banchetto nuziale della figlia di Salvatore è tutta targata Quaqquaroni.
Dopo ben 13 anni a svelare tutto ciò è il neo pentito primo Letizia che ha scattato così la foto di quel turbolento 2006 e soprattutto di quella festa parzialmente rovinata: “Domenico Piccolo, detto mimuccio o’ brutto, nipote di Pasquale Rockfeller. Nel periodo in cui ha gestito il clan lo zio ha compiuto attive estorsive. Faceva parte del clan già nel 2005 quando gestiva Andrea Letizia, mio cugino, per conto del quale ha compiuto diverse attività estorsive.
Nel 2006 in occasione del matrimonio della figlia di Salvatore Belforte mio cugino Andrea Letizia che deteneva delle armi non funzionanti le fece collocare proprio da Domenico Piccolo nei pressi dell’hotel dove si stava svolgendo la festa di matrimonio per intimorire Salvatore Belforte. Le armi furono ritrovate a seguito di una telefonata anonima fatta dallo stesso Domenico Piccolo alla polizia di Marcianise.”