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La burocrazia distrugge l’economia: il ristorante NCO rischia di chiudere

Casal di Principe. Il ristorante “Nuova cucina organizzata” di Casal di Principe, in provincia di Caserta, gestito da un coop sociale che ha in cura anche alcuni beni sequestrati alla camorra, dal prossimo 7 gennaio chiuderà i battenti perché attende il pagamento di 30 mensilità del budget salute.

 

Lo ha detto il presidente Antonio De Rosa nel corso della presentazione del ‘Pacco alla camorra’ edizione 2019, che si è tenuta al Consiglio regionale.

Senza il pagamento dei fondi pubblici, ha spiegato De Rosa, l’attività è insostenibile e i 7 addetti, tutti appartenenti ad aree disagiate, saranno licenziati. Il presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, ha assicurato che ad horas interesserà il presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, per lo sblocco dei fondi la cui erogazione è di competenza degli enti di ambito.

 

Le caratteristiche

 

Nuova Cucina Organizzata”, si configura come una vera e propria attività imprenditoriale innovativa, un laboratorio che permanentemente ricerca e sviluppa modalità di trasformazione e di vendita sia di prodotti locali sia di quelli provenienti dai terreni confiscati alla criminalità organizzata, nonché di servizio di pizzeria, ristorante e catering, con il valore aggiunto dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Nel nome è contenuta una provocazione e una sfida: negli anni ’80 in Campania l’acronimo “Nuova Camorra Organizzata” è stato sinonimo di una realtà che si è organizzata per struggere e impoverire i territori, oggi l’acronimo “NCO – Nuova Cucina Organizzata” è sinonimo di una realtà che si organizza per restituire diritti, dignità e reddito a partire dagli ultimi. La realizzazione di questo progetto si è rivelato un fattore di cambiamento sociale permettendo lo sviluppo di un’economia sociale che promuove i prodotti tipici del territorio, quelli dei beni confiscati alla criminalità organizzata e che crea nuova occupazione per le persone svantaggiate.