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Orrore a Caserta: abusa dei figli piccoli della vicina di casa. Gli offriva giochi, poi la violenza sessuale

Caserta. Questa mattina i Carabinieri del Comando Stazione di Caserta hanno eseguito l’ordinanza del GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di P.A., 57enne, residente a Caserta, indagato per it reati di violenza sessuale in danno di due minori, infra-quattordicenni, dimoranti net medesimo condominio.

 

Le indagini avevano inizio lo scorso 26 novembre, quando la madre dei minorenni si era presentata alla Stazione Carabinieri di Caserta per denunciare che i suoi due figli, di undici e dodici anni, le avevano confessato che ii loro vicino di casa, con la promessa di giocattoli e regali, li aveva adescati in casa sua, ove li aveva costretti a subire atti sessuali.

 

I ragazzi, sentiti nel corso di audizione protetta presso questa Procura, hanno fornito agli inquirenti una narrazione degli eventi completa e coerente, dimostrandosi pienamente attendibili, lineari ed assolutamente credibili. Dal triste racconto delle vittime emergeva la strategia predatoria operata Ball’ indagato per adescarle: l’offerta di giochi, l’ avvicinamento in frangenti in cui la moglie dell’indagato non era in casa, la tempistica nel cogliere i momenti nei quali i minori erano negli spazi condominiali da soli o comunque lontani dalla madre. La rivelazione delle violenze emergeva grazie alla determinazione del pia piccolo dei fratelli che proprio it 26 novembre aveva seguito l’indagato nella sua casa con la promessa di ricevere un giocattolo ma durante i1 tentativo di costringerlo a compiere atti sessuali, era riuscito a divincolarsi e fuggire.

 

Il giovane, infatti, ha convinto anche it fratello maggiore a raccontare alla madre i numerosi episodi di violenza a cui era stato costretto negli ultimi anni e che non aveva mai confessato, come spesso accade, per vergogna e senso di colpa. Dal racconto dei due ragazzi e altresi emerso che anche un altro bambino dello stesso palazzo era divenuto preda delle attenzioni dell’uomo, it quale aveva tentato un avvicinamento con le stesse modalita descritte dai due piccoli fratelli. Attraverso la solerte attivita d’indagine della Procura della Repubblica, anche delegata alla Polizia Giudiziaria, e alla priorita attribuita dalla Procura stessa e dall’Ufficio Gip per i delitti riconducibili alla Legge convenzionalmente denominata “codice rosso” e stato possibile prevenire ulteriori condotte violente dell’indagato, eseguendo la misura della custodia cautelare in carcere, ritenuta indispensabile per scongiurare ogni pericolo di reiterazione del reato.