Caserta/Maddaloni. Parlare di gelosia è riduttivo. Quella del 53enne arrestato venerdì pomeriggio dai carabinieri della stazione di Maddaloni era gelosia cieca che sfociò ben presto in follia e violenze. E’ uno scenario davvero allarmante quello che emerge dall’ordinanza notificata nei confronti del 53enne ora in carcere per maltrattamenti, lesioni e ripetuti abusi sessuali aggravati dalla somministrazione di sostanza narcotica ai danni della propria moglie.
Secondo la denuncia presentata dalla consorte, titolare di una struttura sportiva nel capoluogo, l’uomo avrebbe contattato alcune persone tramite messenger usando il profilo facebook di sua moglie e invitandoli a non frequentare più la palestra o comunque a non avere più contatti con la consorte.
Nella sua folle gelosia le attribuiva infatti relazioni inesistenti. Già due anni l’aveva colpito con un pugno al naso. Violenza e comportamenti morbosi erano sempre andati di pari passo, secondo la ricostruzione della Procura, come quando in una circostanza arrivò in palestra e iniziò a fare foto col cellulare davanti a tutti i clienti sostenendo che andasse venduta.