Caserta. Continua la caccia dei carabinieri ai banditi che ieri hanno rapinato l’ufficio postale di Corso Giannone a Caserta, in pieno centro. I malviventi hanno praticato un foro nella zona destinata agli uffici interni, e quando sono giunti il direttore e le guardie giurate con i soldi delle pensioni, si sono fatti vivi, e armati e con il volto coperto, si sono portati via quasi 170mila euro.
Sono poi fuggiti dalla stesso foro, scappando per le fogne lungo Corso Giannone. I vigili del fuoco hanno rifatti il percorso dei banditi, ma non sono riusciti a trovare il punto in cui sarebbero poi riemersi sulla strada. E’ probabile che abbiano usato un tombino in qualche strada meno trafficata, dove qualche complice li ha attesi.
Alle Poste i banditi erano due, dal chiaro accento campano, ma si ipotizza dunque che ve ne fossero altri; una banda che ha pianificato nei minimi dettagli il colpo, praticando il foro durante il fine settimana. I carabinieri della Compagnia di Caserta diretti dal maggiore Andrea Cinus hanno ascoltato gli inquilini residenti nel palazzo dove ha sede l’ufficio postale e degli stabili vicini, ma nessuno ha sentito nulla.
Gli investigatori dell’Arma stanno passando al setaccio le immagini delle telecamere di video-sorveglianza presenti in citta’ – poche e alcune non funzionano – per riuscire a ricostruire il percorso a ritroso fatto dai banditi. I militari stanno indagando anche sulla seconda rapina – solo tentata – compiuta sempre ieri in un altro ufficio postale di Caserta, quello nella localita’ collinare di Staturano, in pieno periferia; ad agire sarebbero stati due banditi, che hanno divelto la grata in ferro di una finestra dell’ufficio, ma poi una volta dentro non hanno trovato i soldi, perche’ il direttore li aveva riposti velocemente nella cassaforte. Tra i due episodi non ci sarebbero collegamenti, essendo diverso il modus operandi.