San Felice a Cancello. Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato l’arresto di Aniello Turnacco, fermato giovedì scorso dai carabinieri di San Felice a Cancello per spaccio di cocaina.
Il giudice ha disposto però l’immediata liberazione del 20enne nipote dell’ex ras Giovanni Turnacco, disponendo l’obbligo di firma quotidiana alla stazione dei carabinieri per due volte al giorno.
Turnacco è stato difeso dall’avvocato Orlando Sgambati.
Il 20enne è stato intercettato dalla pattuglia dei carabinieri mentre cedeva una dose di cocaina in piazza Volta dei Perri, uno dei luogi più noti per questo tipo di smercio, ripercorrendo le orme dei ‘signori della droga’, quelli dell’operazione del 2012.
Successivamente i militari lo hanno inseguito e hanno appurato che mentre transitava in via Circumvallazione a bordo della sua Audi A3 grigia cedeva ad un altro acquirente un’altra dose, i due si incrociavano in auto e si scambiavano i soldi e la droga.
Turnacco: “I soldi erano per mia figlia”
Un’abilità da non da poco quella del 20enne che poi però veniva stanato dai carabinieri che gli trovavano all’interno della vettura 4 dosi di cocaina e 255 euro in contanti.
Davanti al giudice Turnacco ha asserito che quella droga era per uso personale e che quella somma era per la figlia che vive con la sua ex compagna, si tratta di denaro, a sua detta,frutto dell’indennità di disoccupazione.
Il giudice ha valutato comunque la sussistenza dei fatti ma per la liberazione ha pesato anche l’incensuratezza del soggetto che comunque d’ora in poi dovrà presentarsi a firmare due volte al giorno ai carabinieri.