Casal di Principe. Pubblichiamo la nota degli addetti del cantiere di Casal di Principe: “I dipendenti della ditta SENESI S.P.A. addetti alla raccolta dei rifiuti sul territorio di Casal di Principe chiedono umilmente scusa alla cittadinanza e al Comune per i disagi a loro arrecati, ma è giusto che i nostri concittadini sappiano la verità sul perché non vengono raccolti i rifiuti sul nostro territorio e nel contesto non vogliamo essere sempre accusati come qualcuno vuol far credere di essere i soliti assenteisti e menefreghisti che non vogliono lavorare. Noi viviamo la vostra stessa realtà siamo casalesi come voi e viviamo lo stesso disagio, paghiamo la tari come voi e abbiamo diritto al servizio come voi ma abbiamo anche il diritto di portare il pane ai nostri figli. Noi vogliamo che i cittadini sappiano realmente le cose come stanno e in che condizioni siamo costretti a lavorare:
Nel cantiere non utilizzabili i servizi igienici sanitari, gli spogliatoi invasi da topi, non ci forniscono gli abiti da lavoro scarpe ecc.previsti dalla legge 81/2008 inoltre gli automezzi che perdono percolato, non vengono lavati da mesi sono sprovvisti di revisione non rispettano il codice della strada, non funzionano fari, frecce, gomme lisce, ecc. Noi vogliamo la nostra dignità sul lavoro vogliamo che ci sia legalità e trasparenza. L’Ente paga regolarmente l’azienda mentre noi veniamo pagati a rate da mesi non stanno pagando le cessioni del quinto dello stipendio ma dalle buste paghe le trattengono, non stanno versando gli assegni familiari da mesi, hanno azzerato tutte le ferie e i permessi.
Non abbiamo il diritto a chiedere un giorno di ferie anche per le visite mediche o visite specialistiche che ci vengono rifiutate per mancanza di personale secondo voi cari concittadini e giusto essere trattati come veri animali? E’ che le nostre famiglie nonostante noi lavoriamo quotidianamente debbano avere problemi economici, e come se non bastasse siamo stati buttati in mezzo ad una strada come bestie perché il deposito e stato sottoposto a sequestro e noi la mattina siamo costretti a recarci alla (ex isola ecologica al vecchio casino).E aspettiamo che l’azienda ci metta in condizione di poter lavorare. Noi siamo lavoratori onesti non siamo carne da macelleria sociale ma la nostra dignità calpestata da mesi non è in vendita.”
Gli operatori ecologici di Casal di Principe