Trentola Ducenta. Domani mattina sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Don Michele Mottola potrebbe anche avvalersi della facoltà di non rispondere, anche se in questa agghiacciante storia, trapelano già le prime ammissioni. Il sacerdote non le avrebbe però rese davanti all’autorità giudiziaria, ma alla Diocesi.
Il 24 maggio scorso al vescovo di Aversa mons. Angelo Spinillo sarebbe giunta la confessione sacerdote originario di Qualiano che avrebbe detto di aver avuto “una fase di debolezza” parlando di rapporti “non consoni tra un prete e una minore”.La stessa Diocesi ha provveduto immediatamente a sospendere il parroco e a informare la Procura della Repubblica di Napoli Nord: il via all’indagine che venerdì ha portato all’arresto del prete.
Don Michele Mottola viene sorvegliato a vista nel reparto riservato agli aggressori sessuali del carcere di Secondigliano, dove è recluso e dove domani sarà sentito.
Le frasi choc
“Lasciami stare, non mi devi piu’ toccare”, e’ una delle frasi emblematiche che la piccola ha registrato mentre parlava con il prete; “e’ solo un gioco, non facciamo niente di male” sono le altre significative parole pronunciate invece dal sacerdote e finite nelle registrazioni consegnate dai genitori della bimba nel maggio scorso ai poliziotti del Commissariato di Aversa e fatte ascoltare alla diocesi, che ha subito sospeso don Michele dal servizio, informando la Procura di Napoli Nord. Nel frattempo gli investigatori della Polizia di Stato guidati da Vincenzo Gallozzi hanno raccolto anche delle testimonianze. Il cerchio sulla ricostruzione della vicenda si e’ chiuso con l’incidente probatorio che ha messo vittima e carnefice uno di fronte all’altro; la coraggiosa bambina ha confermato che gli abusi andavano avanti da tempo, mentre don Michele si e’ difeso dicendo che la minore stava farneticando. Intanto i genitori della bimba si sono rivolti al programma tv ‘Le Iene’ perche’ la vicenda venisse fuori in tutta la sua drammaticita’.