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“Centinaia di incarichi alla moglie del consigliere”. E spuntano gli atti

Marcianise. Le accuse in consiglio venerdì, i manifesti in strada oggi. E gli atti. E’ il tema caldo di queste ore la questione degli incarichi legali concessi dal Consorzio Idrico a un avvocato di Marcianise per rappresentare l’Ente nelle tantissime controversie con gli utenti per la riscossione dei canoni. La professionista in questione è Rachele Barbarano, ma ciò che ha provocato l’ira dell’opposizione è che si tratta della moglie del consigliere di maggioranza Giovanbattista Valentino.

 

“Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale la maggioranza ha approvato il bilancio consolidato 2017 riconoscendo un discutibile debito di circa 5 milioni di euro nei confronti del fallimentare Consorzio Idrico Terra di Lavoro, nonostante la segnalazione di gravi irregolarità del Collegio dei Revisori dei Conti” scrive l’opposizione in un manifesto apparso in queste ore nelle strade cittadine.

 

“Velardi ha partecipato alla lottizzazione di un carrozzone politico e clientelare sommerso da debiti ottenendo l’inserimento di un proprio uomo all’interno del Consiglio di Amministrazione. Un suo consigliere di maggioranza si sta arricchendo grazie a centinaia di incarichi legali conferiti alla moglie”. Un’accusa durissima alla quale peraltro il primo cittadino non ha potuto replicare direttamente, in quanto assente alla seduta di venerdì sera.

 

La decisione fu presa 11 mesi fa

Una questione che sta assumendo ora contorni importanti dopo l’approvazione dei debiti fuori bilancio, ma non certo di queste ore. Come è possibile notare dagli atti allegati, l’incarico alla Barbarano è stato affidato dal cda del Consorzio Idrico dopo la riunione dello scorso 29 dicembre con una delibera nella quale l’Ente scelse due professionisti per le controverse giudiziarie (l’altro è un avvocato di Santa Maria La Fossa).

Alla legale con studio a Capodrise è stato affidato l’incarico “affinchè – come si legge nella delibera – possa provvedere alla costituzione in giudizio contro gli atti di opposizione relativi alla richiesta di riscossione del canone idrico, depurazione e acque reflue, nonchè richiesta danni dinnanzi a uffici giudiziari del giudice di pace e tribunale territorialmente competenti, fatta eccezione per i giudici di pace di Arienzo, tribunale di Napoli Nord e giudice di pace di Napoli Nord”.