L’aggiornamento
Nazionale. Collegati ad alcune bombole inesplose nella cascina dove sono morti i tre vigili del fuoco c’erano dei fili elettrici e una scatoletta che potrebbe essere un timer. E’ quanto si apprende da fonti investigative. Nella zona dell’esplosione, invece, non e’ stato ancora trovato nulla che possa dire quali sono stati le cause.
“Dagli elementi che abbiamo acquisito temiamo sia un fatto doloso”. Così il procuratore capo di Alessandria Enrico Cieri dopo il sopralluogo nella cascina esplosa la scorsa notte che ha provocato la morte di tre vigili del fuoco e il ferimento di due pompieri e di un carabiniere. “Stiamo esaminando i reperti che abbiamo trovato – ha proseguito il procuratore – stiamo scavando tra le macerie abbiamo trovato un timer e una bombola di gas che è stata sequestrata e tutto questo ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. Cieri ha poi aggiunto ci sono state più esplosioni intervallate. “Ora dobbiamo proseguire con gli accertamenti stiamo lavorando per capire chi e cosa ha causato questa tragedia”, ha aggiunto. La cascina era stata messa all’asta ma non erano stati trovati acquirenti.
I nomi
Ecco i nomi dei tre vigili del fuoco che hanno perso la vita nell’esplosione della cascina in provincia di Alessandria: Antonino Candido, 31 anni, di San Bartolomeo (Alessandria), Marco Triches 38 anni di Valenza (Alessandria) e Matteo Gastaldo, 47 anni, di Gavi Ligure (Alessandria).
Nazionale. E’ stato ritrovato morto il Vigile del fuoco che risultava disperso dopo che la sua squadra è stata investita da un’esplosione nella notte, dovuta a una fuga di gas, in un edificio disabitato a Quargnento, in provincia di Alessandria. Si tratta di un Vigile di 47 anni.
Le altre due vittime avevano rispettivamente 38 e 32 anni. Feriti, invece, gli altri due componenti della squadra e un carabiniere.
Non e’ escluso l’atto doloso per l’esplosione di questa notte in una cascina dell’Alessandrino in cui sono morti due Vigili del fuoco. “Stiamo compiendo gli accertamenti volti a verificare l’eventuale dolo. In altre occasioni la casualita’ e’ subito evidente, stavolta e’ diverso e non si puo’ escludere l’ipotesi dolosa”, ha riferito il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Alessandria, Giuseppe Di Fonzo.
Le perplessita’ maggiori nascono dal fatto che l’edificio fosse disabitato e dalla dinamica dell’accaduto, con la segnalazione di una fuga di gas e la deflagrazione a intervento dei vigili del fuoco in corso.