San Felice a Cancello. Si terrà il sei novembre l’udienza preliminare al tribunale di Nola, davanti al gup Napolitano per la terribile vicenda di Aniello Bruno, l’operaio 32enne sanfeliciano che trovò la morte mentre era al lavoro, schiacciato da un pallettizzatore.
Era il 12 luglio 2018 ed i fatti si svolsero all’interno del pastificio Guido Ferrara di Polvica Nola, dove il giovane lavorava come operaio.
A giudizio: Ferrara Luca, originario di San Felice ma residente a Napoli (proprietario pastificio), Minopoli Mario (di Acerra, responsabile della sicurezza), Maresca Mariano (di Afragola, responsabile della manutenzione), Vigliotti Vincenzo (Arienzo) e Francesco Valenzano di Triggiano in provincia di Bari.
Sono accusati di omicidio colposo e violazioni sulle normative relative alla sicurezza sul lavoro. Per la difesa ci sono gli avvocati Jappelli e Franco.
Un processo importante per una tragica morte che ha segnato un’intera comunità.
Aniello era un ragazzo d’oro, un ottimo lavoratore e progettava di sposarsi con la sua bella fidanzata. Tutto è finito quel terribile pomeriggio del 12 luglio 2018, il suo ricordo resta vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto.