AGGIORNAMENTO. L’arma, una Beretta semiautomatica calibro 7,65, completa di serbatoio con 5 proiettili dello stesso calibro, abilmente occultata nella parte superiore del forno della cucina, è stata trovata e sequestrata dai carabinieri nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione dell’arrestato.
AGG. Una pistola 7x 65, questo il calibro detenuto dal 33enne originario di San Felice centro. I carabinieri gli hanno sequestrato anche dieci munizioni ed il cellulare. Chissa che proprio dal cellulare non vengano fuori delle cose interessanti, magari dei messaggi che Franchino si sarebbe scambiato con alcuni parenti, qualcuno abita anche al Nord. La rivoltella passerà all’esame del RIS. Un paio di settimane fa fu perquisita anche l’abitazione della moglie del defunto padre, si tratta di Italia De Rosa alias ‘a zingara, denunciata a piede libero per possesso di munizioni.
Franchino la considera al pari di una madre ed era in costante contatto, in realtà la De Rosa è la madre di Clemente De Rosa, altro noto pregiudicato di stanza nella zona di via Circumvallazione, con precedenti per droga. L’indagine quindi potrebbe essere molto più articolata…
L’accusa è detenzione illegale di arma da fuori. Massaro dovrebbe essere interrogato per la convalida tra lunedì e martedì. Il pedigree di Massaro ha sicuramente fatto il resto nella decisione del giudice.
AGGIORNAMENTO ORE 14 E 20. Il magistrato ha disposto il carcere per Franchino ‘o pecuraro. Lo hanno prelevato presso un lavaggio e lo hanno portato a casa in via San Marco, lato San Felice. Hanno perquisito l’abitazione nei dettagli e hanno trovato la Beretta. I carabinieri poi dopo averlo condotto in auto con direzione comando provinciale sono partiti a razzo. Sembrava uno di quegli arresti dei boss di una volta.
SEGUONO AGGIORNAMENTI
San Felice a Cancello. Blitz appena concluso in mattinata a casa del giovane ras Francesco Massaro. I carabinieri del comando provinciale di Caserta hanno infatti eseguito una perquisizione nell’abitazione del 33enne: questa mattina tre equipaggi dei militari dell’Arma del nucleo operativo provenienti dalla caserma di via Laviano si sono recate nell’abitazione tra via Fiume e via San Marco, lato sanfeliciano della frazione di San Marco Trotti.
Due equipaggi in borghese, un terzo coi colori di istituto hanno blindato la dimora di ‘o pecuraro. Una scena che i residenti della zona avevano già visto quindici giorni fa quando sempre i carabinieri del comando provinciale misero in atto una maxi perquisizione per verificare l’eventuale presenza di armi e stupefacenti nella dimora. In quella circostanza l’ispezione diede esito negativo, mentre questa mattina il blitz è andato a segno.
In una stanza i carabinieri hanno infatti trovato una pistola modello Beretta detenuta illegalmente. Il revolver è stato requisito e sequestrato, mentre Massaro è stato portato via verso le 12,30 da una delle auto in dotazione alla Benemerita e condotto in via Laviano. Sarà ora il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a decidere l’eventuale misura per l’erede del defunto “Martumme”, con la possibile accusa di detenzione di arma da fuoco.
Francesco Massaro ’86 è il figlio del defunto Bartolomeo Massaro detto “Martumme”, pregiudicato per reati di spaccio di droga e associazione. Nel 2012 fu arrestato assieme ad altre persone nel maxi blitz di piazza Volta dei Perri ed è in attesa del pronunciamento definitivo su quella vicenda. Originario del centro, da alcuni anni si è stabilito nella frazione San Marco Trotti. È cugino di primo grado del killer pentito Francesco Massaro ‘75 e nipote di un altro collaboratore di giustizia storico della mala sanfeliciana, Clemente Massaro.