Caserta. La conferma del colpo durissimo inferto un mese al mondo del pezzotto è arrivato proprio da loro. Trentacinque giorni dopo il D-Day della Guardia di Finanza, i pirati della tv in streaming si leccano ancora le ferite tra proteste degli utenti e rischi sempre più concreti.
Il bilancio a lungo termine è probabilmente ancora più grave di quanto preventivato: i pochi server attivi non reggono più di mille utenti in contemporanea. “Siamo tornati al 2015, ora ci vorranno mesi perchè tutto torni come prima” svela in una chat dedicata uno degli admin che prova così a calmare i suoi utenti.
“Con la chiusura di Xtream code siamo tornati indietro di 4/5 anni quando Iptv era agli albori e c’erano si e no 500/1000 concessi per un grande evento. Con i tempi di oggi ogni server ha almeno 7000/10000 connessi ad evento e le piattaforme esistenti non possono reggere tale connessione. Ecco spiegato perché molte volte capita che si va off oppure si blocca. Per chi vuole Iptv adesso deve convivere con questi problemi altrimenti può liberamente decidere di passare a Sky originale, Dazn, Netflix, Premium, Now tv e chi più ne ha più ne metta. Vi assicuro che da parte degli admin stiamo lavornado ogni giorno per poter portare il servizio ai fasti di prima del 18 settembre ma è un lavoro lungo e meticoloso che necessita di mesi. Detto questo ognuno è libero di fare quello che vuole anche andare da altri familiari di iptv la musica non cambia perché il problema è collettivo a tutti i server! Chi di voi capisce rimane qui”