Regionale. Stanno tenendo banco i verbali depositati ieri mattina alla quarta sezione della Corte di Appello di Napoli con i verbali di interrogatorio di Gennaro De Tommaso, meglio conosciuto come “Genny a Carogna”. Le dichiarazioni dell’ex capo dei Mastiffs, uno dei gruppi principali della curva A, sono state riportate questa mattina da diversi quotidiani.
De Tommaso ha parlato di tante cose: dalla maledetta finale del 2014 nella quale la sua immagine sulla balaustra della curva Nord fece il giro del mondo a una discussione vivace con Lavezzi. Si comincia proprio dal faccia a faccia con Marek Hamsik prima di Napoli-Fiorentina: “Volevo solo conoscere le condizioni di Ciro Esposito”
In diverse circostanze l’ex capo ultras fa riferimento anche ai Lo Russo, presenza costante anche per l’amicizia del ras Antonio col Pocho Lavezzi. “era come un fratello per Lavezzi. Mi minacciò, dicendomi di lasciar stare Lavezzi perché ci faceva divertire giocando. Ma io gli risposi che ragionavo diversamente perché ero un tifoso”.
De Tommaso aveva infatti incontrato il calciatore argentino insieme al portiere in una discoteca di Agnano ammonendolo a non frequentarla visto che circolava droga. “Da vero ultras non vedo di buon occhio che i calciatori frequentassero un posto come quello, dove giravano droghe”. I due poi si incontrarono – secondo quanto riferito dal pentito – a Castel Volturno e si chiarirono e da allora il rapporto fu sereno fino all’addio del Pocho in direzione Paris Saint Germain.
De Tommaso confessa anche di aver visto il presidente De Laurentiis: “Il presidente era rimasto colpito da una coreografia della Curva B che rappresentava il Vesuvio e voleva finanziarci a questo scopo. Ma noi rifiutammo ribattendo che volevamo solo che il Napoli vincesse”. Si tratta ovviamente di ricostruzioni di parte quelle del neo collaboratore di giustizia e la cui veridicità dovrà essere verificata dai magistrati della Dda.