Marcianise. Prezzi che variavano dai 1300 euro per i residenti nel Casertano ai 2500 euro per non residenti al fine di comprare le patenti di guida. L’incasso se lo dividevano alcuni titolari di scuole guida insieme ai due promotori del sistema, secondo la procura di Santa Maria Capua Vetere, ovvero l’ex vicesindaco di Capodrise Silvestro Ferraro detto “Silvano” (ora in carcere) titolare di una scuola guida di Marcianise, e Gaetano Aurilio (ai domiciliari), ex direttore della Motorizzazione di Caserta.
L’operazione della Squadra Mobile e della Digos di Caserta, denominata “Patenti truccate” ha permesso di disarticolare una organizzazione che attraverso la corruzione di funzionari pubblici, quali sono i dipendenti della Motorizzazione, e all’alterazione dei procedimenti amministrativi per il rilascio delle patenti di guida, garantiva il documento di guida. Tredici persone sono state raggiunte da misura cautelare, di cui 8 in carcere e 5 ai domiciliari. In tutto sono 49 le persone indagate, tra loro anche quelli che avevano comprato le patenti e alcuni genitori di minori che avevano pagato per il rilascio dei patentini per i figli.
Il metodo adottato dagli indagati era sempre lo stesso: i titolari delle scuole guida si accordavano con i dipendenti della Motorizzazione per il giorno in cui mandare il ‘cliente’ a sostenere l’esame. Una volta arrivati nel luogo, la persona che doveva sostenere l’esame veniva regolarmente identificata da commissari compiacenti e poi al suo posto veniva fatto entrare un’altra persona che in realta’ andava a sostenere i quiz. In altri casi, invece, all’interno dell’aula veniva messo un “suggeritore”. L
‘indagine e’ partita circa tre anni fa, dopo una rapina commessa al Tari’ di Marcianise nella quale fu coinvolta una guardia giurata. Dalle intercettazioni telefoniche su utenze dell’uomo si scopri’ l’esistenza di un gruppo di persone per comprare le patenti di guida. Secondo la procura, il sistema era cosi’ consolidato che Caserta era diventata meta di molte persone per assicurarsi la patente; tra queste, anche molti extracomunitari monitorati dalle Questure. Nel gruppo c’era l’albanese Xhoni Malaj che aveva il compito di procacciare clienti da altre province. Nel mirino dei magistrati sono finiti anche i titolari di un’autoscuola di Cassino e di una di Viterbo
CARCERE
Ferraro Silvestro detto Silvano 1958 Campo di Giove (Aq) – Capodrise
Barbato Antonio 1958 Alvignano
Ferraro Giuseppe detto Tiziano 1975 Marcianise
Ferraro Donato 1951 Marcianise
Arpino Francesco 1981 Mondragone – titolare autoscuola
Di Dio Vincenzo 1983 Marcianise
Di Dio Franco 1984 Marcianise
Iadicicco Francesco 1993 Marcianise
ARRESTI DOMICILIARI
Aurilio Gaetano 1954 Vitulazio
Longobardi Raffaele detto Lello 1951 Caserta
Fusco Pasquale detto Pinguino 1970 Marcianise – titolare autoscuola
Ferraro Francesco 1996 Capodrise
Malaj Xhoni 1978 Novara
INDAGATI A PIEDE LIBERO
Ippolito Assunta – Marcianise
Ocello Pasquale – Caserta
Ballone Tonino – Francavilla al Mare (Ch)
Ciuffetelli Luca – Francavilla al Mare
Piccaro Mario – Latina
Suffer Maicol – Rovigo
Rossetti Raffaele – Capodrise
Tosti Pietro Gianni – Pontina (Lt)
Natale Giovanni – Orta di Atella
Giangrande Valerio – Trentola Ducenta
Uccello Gaetano – Napoli
Amico Filomena – Casalnuovo
Casafino Marfisia – Capodrise
Concilio Samuele – Napoli
Raffaele D’Ambrosio – Mirabella Ecolano
Di Monaco Giustina Gessica – Portico
Di Silvestro Imma Valentina – Casaluce
Lleshi Neki – Maddaloni
Verrone Domenico – Maddaloni
Danilo Razzano – Maddaloni
Cenaj Isuf – Santa Maria La Fossa
Rivetti Maurizio – Mondragone
Pellegrino Emilio – Mondragone
Basile Lidia – Mondragone
Avdi Habidin – Castel Volturno
Carbone Giuseppe – Napoli
Spada Armando – Pietramelara
D’Onofrio Carmine – San Felice a Cancello
Cioffi Luigi – Maddaloni
Di Giovanni Maddalena – Marcianise
Gionti Antonio – Capodrise
Inclezan Cosmina Ramona – Romania
Maidan Ionel Doru – Romania
Suffer Antony – Ferrara
Ferati Qemal – Albania