Caserta. La Fnsi e il Sugc (il sindacato dei giornalisti della Campania) hanno rilevato questa mattina che al collega Sandro Ruotolo, presidente dei cronisti campani, già sotto scorta per le sue inchieste sulla camorra dei Casalesi, è stata rafforzata la protezione e gli è stata fornita un’auto blindata.
Si tratta di un segnale preoccupante che indica come i clan non abbiano allentato la prese sul territorio”. E’ quanto affermano in una nota il segretario e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario del Sugc, Claudio Silvestri. “Sono ben quattro – spiegano – i giornalisti sotto scorta armata per le intimidazioni dei Casalesi. La recrudescenza delle minacce riguarda anche altri cronisti, non solo a Caserta e in Campania, ma in tutta Italia. Basti pensare alle reiterate minacce che dal carcere arrivano a Paolo Borrometi. Chiederemo un incontro urgente al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per la riattivazione del comitato per la sicurezza dei giornalisti che non e’ stato piu’ convocato durante il precedente governo”.
Aveva suscitato grande clamore lo scorso febbraio la decisione di revocarela scorta armata a Ruotolo. Dopo una puntata di “Servizio Pubblico” il boss Michele Zagaria venne intercettato mentre in un impeto di rabbia disse rivolgendosi al giornalista: “O vogl’ squartat’ viv’”.