Caserta. E’ libero già da quasi una settimana Gianfranco La Monica, l’uomo balzato agli onori delle cronache per l’assalto armato dello scorso giugno al rione Tescione. Nei giorni scorsi è stata resa nota la posizione dei periti che hanno evidenziato come il “finto militare” può essere sottoposto ad un normale processo.
La Monica, però, affronterà l’iter giudiziario da uomo libero: il gip Minio ha infatti accolto l’istanza presentata dal legale dell’uomo, l’avvocato Paolo Caterino, revocando gli arresti domiciliari. Era recluso in casa da giugno, dopo essere stato piantonato in ospedale.
Risponde di minacce e resistenza aggravate a pubblico ufficiale, avendo puntato l’arma contro i poliziotti intervenuti, nonostante questi ultimi, per ben tre volte come prevedono le regole di ingaggio, gli avessero intimato di gettare la pistola. Il personale della Squadra Mobile ha poi sequestrato all’uomo, nella sua abitazione in cui vive con la madre, quattro pistole e quattro fucili ad aria compressa. Nel quartiere era conosciuto come un militare, ma in realtà la sua esperienza nelle forze armate si era limitata al servizio di leva del 1998. Eppure vestiva sempre in mimetica, divisa con la quale si è presentato al bar pure quel giorno.