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NOMI E RETROSCENA. Scoperta la rete di protezione di Diana. TUTTO SULLA CATTURA DEL LATITANTE

Casal di Principe. Dopo la cattura latitante Della Volpe Vincenzo, la Polizia di Stato di Caserta ha assicurato alla giustizia un altro uomo considerato vicino al clan, anch’egli latitante, scovato ieri pomeriggio nel Comune di Ceccano (FR). Si tratta di  DIANA Giovanni, di Casal di Principe, classe 1961, pregiudicato, elemento di spicco del clan camorristico “dei Casalesi”, latitante dallo scorso mese di settembre, poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Napoli, per i reati di estorsione aggravata dall’appartenenza ad associazione mafiosa.

In particolare, Diana Giovanni è ritenuto responsabile di tentata estorsione in concorso e aggravata dall’aver agito con il metodo mafioso, nei confronti di un imprenditore agricolo di Francolise.

Diana Giovanni, stretto collaboratore e uomo di fiducia, nonché cognato di NOBIS Salvatore, di San Cipriano d’Aversa, del 1959, elemento di spicco della predetta associazione camorristica e braccio destro del capo clan Michele ZAGARIA, a seguito di una intensa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Caserta, fatta di appostamenti, pedinamenti e perquisizioni sui territori di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna e Cancello Arnone, aveva deciso di allontanarsi temporaneamente dalla provincia di Caserta per proseguire la sua latitanza.

Nel corso dell’operazione di polizia, condotta unitamente alla Squadra Mobile di Frosinone, veniva anche tratto in arresto FABI Franco, di Ceccano (FR) classe 1967, proprietario dell’immobile dove aveva trovato rifugio il Diana e ritenuto responsabile, in concorso con Diana Giovanni, di detenzione di arma clandestina, e in particolare di un fucile di fattura artigianale, sprovvisto di matricola e marca ed a canna unica.

Infine, in considerazione dello status di latitanza del Diana Giovanni, venivano denunciati per il reato favoreggiamento personale, il Fabi Franco ed un uomo di Frosinone del 1978, in quanto trovato in compagina del Diana al momento della cattura.

Il Diana Giovanni, pertanto, espletati gli adempimenti di rito, è stato associato presso la casa Circondariale di Napoli-Secondigliano, mentre FABI Franco era associato presso la casa Circondariale di Frosinone.

 

Il primo lancio: era nascosto in un allevamento

 

Casal di Principe. Nuovo arresto eccellente della squadra mobile di Caserta. La polizia ha scovato e arrestato Giovanni Diana, classe 1962, di Casal di Principe: l’uomo è stato rintracciato a Ceccano, in provincia di Frosinone. Si era rifugiato da un allevatore bufalino che è stato arrestato per favoreggiamento. Diana è ritenuto un prestanome del boss Michele Zagaria.

Giovanni Diana era stato indagato per associazione mafiosa nell’ambito della cosiddetta operazione “Azimut”. L’indagine consentì di documentare gli assetti criminali dei Casalesi dopo la cattura del boss Michele Zagaria. Diana era finito nel mirino anche di un sequestro circa un anno fa

Il tesoro di Diana

I carabinieri posero i sigilli a un’avviata azienda di allevamento di bufali di Francolise con annessi beni strumentali, nonché 11 appezzamenti di terreno per complessivi 19 ettari e circa 500 capi di bestiame, accertati essere nella disponibilità indiretta di Diana e del valore stimato in circa 2 milioni e 700mila euro, già oggetto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca nel corso dell’operazione eseguita il 10 novembre 2015 dai carabinieri del Reparto Anticrimine di Napoli.