aggiornamento. Tra gli indagati ci sarebbero anche due casertani residenti nella zona di Capodrise. Proprio nelle ultime ore avrebbero ricevuto la notifica da parte dei carabinieri della compagnia di Marcianise (SEGUIRANNO AGG).
Caserta. Primo weekend di serie A al buio per circa 700mila italiani che avevano fatto ricorso al “pezzotto”. L’offensiva lanciata dalle Procure di Napoli e Roma ha avuto i suoi effetti e in Campania si è registrata nelle ultime ore una vera e propria corsa agli abbonamenti “legali”. Basti pensare che Dazn è stata l’app tv più scaricata questa settimana in Google Play anche per la concomitanza con match di cartello trasmessi dalla piattaforma streaming come Milan-Inter e Lecce-Napoli.
Rivenditori Sky presi d’assalto alla ricerca della migliore offerta sia per digitale terrestre che sullo streaming di Now Tv. Insomma scene da metà agosto, come se il campionato fosse cominciato solo adesso. Quello dei pirati però non è ancora finito: di fronte alle recriminazioni ed alle proteste di qualche utente (soprattutto coloro che hanno già pagato la quota per l’intero anno), qualcuno si è lasciato andare a ottimistiche previsioni. “Dateci 15 giorni, risolveremo tutto” ha scritto uno dei fornitori in una chat dedicata “all’assistenza”. In realtà i fornitori del “vedi tutto a 12 euro” hanno già un piano: il pezzotto sta male, ma non è morto.
Gli “esperti” hanno bisogno di tempi tecnici per spostare i flussi di dati che erano sui server spenti da polizia e finanza ai nuovi. Altri, in un video che sta circolando sono ancora più specifici: “Xtream Codes è il sistema di gestionale IPTV che utilizziamo per connettere i nostri clienti ai nostri server e flussi. Hanno sequestrato questo software e ora il pannello è inutilizzabile. Non preoccuparti, nessuna delle tue informazioni è memorizzata in questo sistema. Manteniamo le informazioni dei nostri clienti sicure e protette nel nostro cloud criptato. Al momento non siamo in grado di connettere i clienti al nostro pannello per quello che è accaduto a Xtream.”
Poi l’invito a non “mollare” l’offerta, anche se ci sono alcuni che continuano a vedere. “Il problema è che al momento non possiamo attivare nuovi clienti o rinnovare gli account, almeno fino a quando non troviamo una soluzione per aggirare sostituire Xtream Codes con un altro pannello.” La soluzione alla quale si sta lavorando è quella di software di gestione nuovo e meno permeabile rispetto a quello “inventato” da un greco e poi diffuso a macchia d’olio in Campania.